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Imprese Modena. Delocalizzazione Fonderie Cooperative, Gibertoni (M5s): ripensare procedura

In un’interpellanza la consigliera punta il dito contro il Comune di Modena e chiede alla Giunta di pronunciarsi sulla procedura seguita, indicandone una diversa e più condivisa

La delibera della Giunta comunale di Modena n. 130 del 30 marzo 2018 che dà il via libera allo studio per individuare un’area sulla quale delocalizzare l’impianto industriale di Fonderie Cooperative di Modena attualmente in via Zarlati è al centro di un’interpellanza presentata in regione da Giulia Gibertoni (M5s).

Nel protocollo d’intesa tra il Comune e l’azienda – riporta la consigliera – sarebbe indicato quale sito preferenziale su cui costruire il nuovo stabilimento l’area denominata “Navicello”, posta nei pressi della strada provinciale Nonantolana (SP 255) in prossimità del nucleo produttivo isolato in territorio rurale. L’Amministrazione comunale di Nonantola – evidenzia la pentastellata – avrebbe appreso la notizia della possibile delocalizzazione dalla stampa e non da fonti ufficiali istituzionali, esprimendo l’auspicio che questa soluzione venga discussa non solo nel Consiglio comunale di Modena ma anche in quelli dei Comuni della cintura che subirebbero comunque un impattato ambientale dal progetto di delocalizzazione.

Da qui l’iniziativa di Giulia Gibertoni, che chiede alla Giunta regionale “se non ritenga la procedura fin qui seguita dal Comune di Modena lesiva dei diritti dei cittadini e quindi non ritenga opportuno pronunciarsi a favore di una procedura diversa e più condivisa”.

(Luca Govoni)

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