Imprese lavoro e turismo

Non solo Cina, “L’Institute”, si occuperà di tutta l’Asia

Approvata la riforma che permetterà di ampliare l’attività di promozione culturale ed economica a tutto l’Estremo Oriente

Disco verde dell’Assemblea legislativa alla proposta di legge avanzata dalla Giunta per la revisione delle norme che fino a oggi hanno guidato la partecipazione della Regione al Collegio di Cina.

Il voto unanime dell’Assemblea permetterà, quindi, un ampiamento a tutta l’Asia dell’attività del Collegio fino ad allora concentrato solamente sulla Cina.

“A distanza di 14 anni dalla nascita del Collegio di Cina e preso atto dei cambiamenti mondiali, il Collegio di Cina ha ampliato il proprio campo di attività: è giusto aggiornare anche la legge in questione in modo da poter permettere alla Regione di partecipare all’Asia Institute, erede del Collegio di Cina”, spiega il relatore di maggioranza Matteo Daffadà (Pd) che ricorda come “partendo da un forte focus sulla Cina, la nuova Istituzione si occuperà di tutta l’Asia”.

Sulla stessa linea il relatore di minoranza Marco Mastacchi (Rete Civica), che sottolinea l’importanza di “allargare l’area di influenza dell’associazione a tutta l’Asia e non solo alla Cina”.

Collegato al progetto di legge è stato approvato anche un ordine del giorno a prima firma dei due relatori, di maggioranza Matteo Daffadà (Pd) e di minoranza, Marco Mastacchi (Rete Civica), che invita a potenziare l’innovazione e la partnership con le aziende del territorio emiliano-romagnolo che operano in Asia.

(Luca Molinari)

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