Attivare un tavolo di lavoro con i Ministeri competenti, per definire misure urgenti di contenimento dei lupi, individuando soluzioni sostenibili volte a bilanciare la conservazione della specie con la tutela delle attività agricole e di allevamento. Ma anche sostenere gli allevatori con fondi specifici, inclusi sgravi fiscali per l’installazione di recinzioni e per l’utilizzo di cani da guardiania, e istituire un fondo regionale per il risarcimento dei danni.
Sono gli impegni richiesti alla giunta regionale, contenuti nella risoluzione di Fratelli d’Italia presentata da Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario), Marta Evangelisti, Francesco Sassone, Ferdinando Pulitanò, Nicola Marcello, Annalisa Arletti, Luca Pestelli, Alberto Ferrero, Priamo Bocchi.
L’atto di indirizzo è stato discusso oggi nella Commissione Politiche economiche presieduta da Luca Giovanni Quintavalla: nel documento si ricordano i numerosi episodi dell’ultimo periodo del 2024, segnalati nei comuni di Piacenza, Castel San Giovanni, Bobbio, e altri centri limitrofi. “È emblematico in tal senso il bilancio tremendo dell’ultimo attacco predatorio di un branco di lupi, avvenuto pochi mesi fa, nel piacentino, tra Groppallo di Farini e passo Santa Franca di Morfasso, ai danni di un allevamento di capre, dove quindici capi sono stati sbranati”, si legge nell’atto, evidenziando anche la preoccupazione dei sindaci dell’Appennino, manifestata con una lettera indirizzata all’attuale Presidente della Regione Emilia-Romagna.
Secondo Daniele Valbonesi (Pd) “la risoluzione è giusta nel merito ma sbagliata nel metodo. Sul merito, le problematiche generate dagli attacchi dei lupi sono evidenti, nel metodo il tema andava posto in modo diverso”. Valbonesi ha citato le numerose misure già messe in campo dalla Regione “sia in termini di prevenzione, attraverso risorse economiche e azioni sui territori, sia in termini di indennizzi attraverso bandi dedicati”. “Ricordo che proprio in questa commissione è stato votato un ampliamento delle tipologie di intervento, includendo anche quelli indiretti, così come abbiamo rafforzato la formazione e l’informazione”, ha affermato Valbonesi.
Mette le cose in chiaro Giancarlo Tagliaferri (FdI): “Fratelli d’Italia non fa e non farà mai una crociata contro il lupo. Riconosciamo che si tratta di una specie protetta, ma il problema è la sua convivenza con le comunità umane. I numeri sono eloquenti: oltre 40 episodi certificati negli ultimi tre mesi solo nel piacentino, danni stimati in più di 120mila euro. Più di 70 attacchi in Val Taro e Val Ceno e +45% di danni nel reggiano rispetto al 2023. Il recente avvistamento in via dei Pisoni, a Piacenza, dimostra poi che non è più solo una questione di montagna: è sicurezza urbana. Serve un cambio di passo, bisogna abbandonare la logica dei ritardi e delle promesse non mantenute. Ma sappiamo già che la maggioranza voterà contro questa risoluzione: un errore grave. Ancora una volta si lasciano soli i territori”.
Marco Mastacchi (Rete civica) ha ricordato che il problema è presente anche sull’Appennino bolognese e non solo. “I lupi da tempo si sono spinti anche nelle zone di pianura e gli avvistamenti sono sempre più frequenti, così come le aggressioni ai cani da caccia: la Regione deve farsi carico del problema e attenuare, per quanto possibile, queste dinamiche”.
Priamo Bocchi (FdI) ha ricordato che anche la provincia di Parma è attraversata da questo fenomeno dilagante che sta turbando la cittadinanza. “La risoluzione recepisce un allarme che sta diventando sociale”, ha affermato.
Tommaso Fiazza (Lega) si è associato alle parole dei colleghi di opposizione, chiedendo alla Regione risposte concrete e portando l’esempio di aziende che hanno perso capi di bestiame appena nati proprio a causa dei lupi.
“Con il tema legato agli attacchi dei lupi ci stiamo misurando già da tempo – ha concluso Luca Sabattini (Pd) -. Il problema esiste e, in questa risoluzione, sono descritte esattamente le azioni che la Regione già mette in campo, dall’apertura di tavoli a qualunque livello fino al confronto con le associazioni agricole. Ricordo che bisogna confrontarsi con il fatto che il lupo è una specie protetta e che sono anni che il piano nazionale lupo non viene aggiornato”.
La risoluzione è stata respinta, con i voti contrari delle forze di maggioranza e i voti favorevoli delle opposizioni.
(Brigida Miranda)



