Imprese. Pigoni (Lista Bonaccini): “Regione intervenga per evitare crisi liquidità aziende termali”

Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) lancia l’allarme sul settore termale, uno degli ambiti economici maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia. Oggi che quasi tutti gli stabilimenti termali regionali hanno riaperto o stanno riaprendo i servizi in piena sicurezza, grazie alle linee guida emanate dalla Regione, -specifica la consigliera modenese- assistiamo a una pesante crisi di liquidità e quindi chiedo come la Regione intenda intervenire per evitare ogni rischio per le imprese e al tempo stesso per garantire la continuità e qualità dei servizi”. All’interrogazione, firmata anche da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) e Manuela Rontini (Pd), ha risposto l’Assessore Donini il quale ha ricordato il protocollo firmato tra l’Assessorato regionale e il Consorzio del Circuito termale  dell’Emilia-Romagna “strutturato su una fattura di acconto alla Asl di competenza pari al 50% dei 3/12 del fatturato lordo complessivo del 2019 per le prestazioni rientranti nei LEA (Livelli essenziali di assistenza). Al 31 dicembre 2020 il conguaglio tra totale pagato nell’anno e la produzione effettivamente erogata dalla struttura sarà ripartito equamente nelle stesse proporzioni annue nel caso sia superiore il pagato rispetto all’erogato. Il recupero della quota relativa all’acconto potrà avvenire da parte delle ASL anche attraverso committenze finalizzate al recupero delle liste di attesa per prestazioni specialistiche critiche per le quali la struttura termale sia accreditata”. Oltre a ciò è poi definita un’ulteriore quota di recupero per ogni singola prestazione sanitaria erogata ai residenti regionali pari a due euro da fatturarsi separatamente su base mensile. Giulia Pigoni si è dichiarata soddisfatta della risposta e ha sollecitato la Giunta ad una forte azione di comunicazione per far capire alla popolazione che “la cura termale è cruciale in qualunque percorso di prevenzione”. “