Imprese lavoro e turismo

Tagliaferri (Fdi): ristori e cassa integrazione per il turismo e la ristorazione

“La perdita media dei ricavi arriva al 55%, con l’asticella che raggiunge il 65% nelle città d’arte, fra le mete più vessate dalla fuga dai viaggi. Dal 1° gennaio sono a rischio, secondo la Confesercenti, 200mila lavoratori di turismo e ristorazione”

Ristori e cassa integrazione in deroga per il settore turistico e della ristorazione duramente colpiti dalla quarta ondata di Covid.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “l’incertezza e il timore di nuove restrizioni stanno avendo un impatto negativo sul settore fra prenotazioni in frenata e disdette in accelerazione. Il bonus vacanze calato a terra in seguito al primo lockdown dal governo giallo-rosso, il Conte bis, poteva essere richiesto da tutti i nuclei familiari con reddito Isee pari o inferiore a 40mila euro. L’importo del bonus varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. Per le famiglie numerose l’agevolazione vale 500euro di sconto sulle vacanze. Per le coppie 300euro, mentre per i single 150euro: nei giorni scorsi il presidente di Assoturismo, Vittorio Messina, con una lettera inviata al ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ha proposto l’estensione del bonus vacanze fino al 31 marzo 2022”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intenda aprire un tavolo di confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni con il ministero del Lavoro, del Turismo e dello Sviluppo economico per esaminare, discutere della proroga della cassa integrazione in scadenza a fine anno e l’estensione del bonus vacanze fino al 31 marzo 2022 e come intenda attivarsi per supportare economicamente gli operatori del settore del turismo e della ristorazione della nostra regione, alle prese con le tante prenotazioni cancellate nel periodo delle festività natalizie, soprattutto le tante città d’arte in Emilia-Romagna vessate dalla fuga dai viaggi”.

(Luca Molinari)

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