Superare le discriminazioni tra “grande commercio” e “commercio ambulante” presenti nelle normative vigenti in materia di commercio e contrasto al Coronavirus.
A chiederlo, in una risoluzione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “con l’adozione delle misure di sicurezza contro il rischio di contagio, ossia con l’allargamento delle corsie, l’adozione delle idonee protezioni individuali, l’uso di igienizzante e l’utilizzo di idoneo personale per evitare gli assembramenti, i mercati all’aperto si sono dimostrati un luogo sicuro quantomeno rispetto a quanto avviene nei centri commerciali dove non esiste controllo interno, non sono all’aperto ed utilizzano l’aria condizionata e che a fronte di ciò i divieti per le aree mercatali risultano ingiustificati e discriminatori”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad adottare gli opportuni atti per evitare che nelle stesse categorie merceologiche i provvedimenti di chiusura siano discriminatori e penalizzanti per gli operatori mercatali, rispetto a quelli operanti in altre forme”.
(Luca Molinari)