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In Assemblea si accende il Natale: allestito “L’Albero delle meraviglie e della speranza”

L’albero di Natale è allestito e addobbato con 40 palline create appositamente da altrettanti artisti emiliano-romagnoli. Ogni singola opera è realizzata con materiale diversi: ceramica, ferro, carta, plastica, legno, vetro, paillettes, gomma, foglie, tela, lamiera, mosaico, piume, polistirolo, uova

Si accende il Natale in Assemblea legislativa con “L’Albero delle meraviglie e della speranza”. Nell’atrio del palazzo del Consiglio regionale, in viale Aldo Moro 50, infatti, è stato allestito un albero addobbato con 40 palline create appositamente da altrettanti artisti emiliano-romagnoli. Gli artisti hanno messo la loro ricerca espressiva in un simbolo della storia centenaria, che appartiene a tutti, indistintamente, e che è capace di accomunare, anche solo su di un albero, diversità di pensiero e cultura. Ogni singola opera è realizzata con materiale diversi: ceramica, ferro, carta, plastica, legno, vetro, paillettes, gomma, foglie, tela, lamiera, mosaico, piume, polistirolo, uova. E, come si legge nel catalogo, “molteplici sono i colori, che sono la fonte principale di un decoro, che richiamano lo sguardo per farlo entrare nella composizione, nella struttura e nel pensiero”. Ecco l’elenco degli artisti che hanno realizzato le opere: Marco Ara, Philippa Armb, Adriano Avanzolini, Giuliano Babini, Lidia Bagnoli, Pinuccia Bernardoni, Antonio Borzì, Riccardo Bottazzi, Carlo Calzolari, Mario Cancelli, Luigi Capizzi, Daniela Carletti, Mirta Carroli, Paolo G. Conti, Roberto Costa, Bruno De Angelis, Fulvio De Nisco, Francesco Fontanesi, Marco Fornaciari, Aldo Galgano, Paolo Gualandi, Marino Iotti, Tatsunori Kano, Carlo Mastronardi, Mauro Mazzali, Stefano Mazzotti, Maurizio Montanari, Enrico Mulazzani, Felice Nittolo, Maurizio Osti, Roberto Pagnani, Gianni Pedullà, Carlo Rejna, Gian Paolo Roffi, Leonardo Santoli, Corrado Tagliati, Stefano Teglia, Enzo Tinarelli, Giuliano Trombini, Paolo Volta, Irene Zangheri. L’Assemblea legislativa ringrazia Gloria Evangelisti, Sandro Malossini e il suo collaboratore Bruno de

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