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“Gioielli in fermento – Arte e vino”: i ‘materiali insoliti’ diventano arte

In esposizione in Assemblea legislativa oltre 90 opere realizzate da 25 artisti provenienti da tutto il mondo. La curatrice Eliana Negroni: “Ispirazione nata dalla bellezza del territorio piacentino e delle sue eccellenze”. Valentina Stragliati: “Progetto di respiro internazionale che coinvolge giovani da tutto il mondo e valorizza la Val Tidone”

Miniature di bottiglie di vino che diventano orecchini; capsule di bottiglie di Chablis sapientemente intrecciate con fili d’argento che si trasformano in collana; alluminio, plexiglas e acciaio per dare forma a spille dalle forme sinuose nonché ad anelli e bracciali. Sono le opere d’arte-gioiello realizzate con i materiali più insoliti e originali le protagoniste della mostra Gioielli in fermento – Arte e vino”, inaugurata in Assemblea legislativa (viale Aldo Moro 50, Bologna).

Una mostra, ha spiegato la curatrice Eliana Negroni, nata dall’amore per il territorio della Val Tidone (provincia di Piacenza) sbocciato una decina di anni fa. “Sono arrivata qui da Milano -ha spiegato Negroni- e questo territorio mi ha letteralmente rapita. Così ho deciso di coniugare la mia professione, che è quella di incidere i metalli, con la passione per il vino e le bellezze di questa valle. Da qui l’idea di dare forma a degli oggetti che ne ricordassero le eccellenze utilizzando anche materiali poveri che, sapientemente lavorati, possono trasformarsi in veri e propri gioielli. Grazie anche alla collaborazione con l’Associazione italiana per il gioiello contemporaneo, abbiamo allargato la prospettiva a un circuito internazionale e da qui è nato il progetto ‘Gioielli in fermento – Arte e vino’ che coinvolge 25 artisti da tutto il mondo, in arrivo anche da Giappone, Iran, Ucraina, solo per citare alcuni dei paesi”.

Sono oltre 90 le opere in mostra. Metalli, polimeri, carbone, cemento, cartone, vetro e tanti altri materiali hanno preso vita in forma di gioielli così come il mosto fermentando nei tini diventa vino. Da qui l’ispirazione per dare il titolo all’esposizione, autentica espressione della gioielleria contemporanea. Al progetto, fra i tanti artisti coinvolti, hanno partecipato alcuni degli autori di riferimento della nostra regione quali Gigi Mariani, Sara Barbanti, Gianni Riva nonché le emergenti Margherita Berselli e Annagiulia Giannetti.

Presente all’inaugurazione la consigliera Valentina Stragliati che ha sottolineato: “Eliana Negroni è un’autentica cultrice del bello. Ci siamo conosciute a Castel San Giovanni (Piacenza), dove avevamo allestito una mostra quando ero assessora alla Cultura, e abbiamo deciso di proseguire la collaborazione. Questo progetto, oltre a essere di respiro internazionale, in quanto coinvolge giovani da tutto il mondo, ha il pregio di valorizzare il territorio della Val Tidone e le sue eccellenze enogastronomiche, apprezzatissime anche all’estero”.

“Una mostra straordinaria”, l’ha definita il consigliere Fabio Bergamini, componente dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea, presente al vernissage così come la consigliera Maura Catellani.

La mostra sarà visitabile fino a venerdì 28 ottobre dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero, nel rispetto delle normative anti Covid vigenti. È inoltre prevista un’apertura straordinaria, con visite guidate, sabato 29 ottobre, dalle 10 alle 13. Info: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it o tel. 051/5275768-5826.

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(Lucia Paci)

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