“È vero che è stata chiesta al ministero la proroga della valutazione di impatto ambientale della Cispadana, necessaria alla realizzazione dell’infrastruttura?”.
Lo chiede, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Stefano Bargi (Lega), riferendo che la richiesta arriverebbe direttamente dal concessionario dell’opera.
Il consigliere spiega poi che “la Regione Emilia-Romagna considera da anni strategico il progetto della Cispadana, in quanto ‘favorirà il collegamento diretto tra i territori delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara e il completamento del corridoio est-ovest con il mare Adriatico, migliorando la comunicazione con l’area costiera ferrarese e ravennate, il parco del Delta del Po e le città di Ravenna e Ferrara, oltre ad agevolare i flussi di merci e persone verso il porto di Ravenna’”. Con l’obiettivo finale, aggiunge, di “’rivitalizzare economicamente un’area dell’Emilia-Romagna che soffre storicamente per la mancanza di collegamenti rapidi e agevoli, incrementando l’attrattività insediativa delle aree industriali e diventando elemento portante di un sistema infrastrutturale dotato di forti interconnessioni tra strada, ferrovia e rete navigabile’”.
Quest’opera, conclude Bargi, “è da sempre oggetto di discussione in quanto diverse realtà (amministrazioni cittadine e comitati), che saranno attraversate dal suo percorso, ne contestano sia l’impatto che la reale utilità per il territorio, spesso indicando come preferibile l’alternativa di una strada a scorrimento veloce”.
(Cristian Casali)