La Regione inserisca la bretella di collegamento tra la valle del Setta e quella del Reno fra le opere necessarie citate dal nuovo Piano integrato dei trasporti (Prit). La richiesta arriva da Michele Facci, che, in un’interrogazione depositata oggi, definisce l’opera, che unirebbe la Porrettana (a Vergato) con l’A1, “prioritaria e indispensabile”. Il consigliere del Gruppo Misto-Mns ricorda, infatti, che la stessa Regione, nel 2008, aveva finanziato uno studio di fattibilità per la realizzazione dell’infrastruttura e che la Città Metropolitana di Bologna l’ha inserita all’interno delle proprie linee programmatiche di mandato 2016-2021 ritenendola “opera strategica di assoluto interesse per il futuro produttivo e turistico dei territori dell’Appennino”.
Infatti, evidenzia il sovranista, “nonostante le difficoltà strutturali e la negativa congiuntura economica, sussistono comunque nell’area appenninica della Media ed Alta Valle del Reno diverse eccellenze imprenditoriali nel settore manifatturiero e meccanico, così come la vasta filiera dell’alimentare oltre alla diffusa rete della ricettività turistica. “In questo contesto complessivo di riferimento, di enorme potenzialità ma assolutamente precario, stante la difficile localizzazione in aree prevalentemente disagiate- rimarca Facci- la rete delle infrastrutture, stradali e ferroviarie, oltre che telematiche, diventa sempre più centrale, condizionante e assolutamente prioritaria nelle scelte politiche da compiersi per garantire nei territori montani prospettive occupazionali e abitative”.
Facci, pertanto, domanda all’esecutivo regionale di spiegare “se le intenzioni della Regione sulla bretella Reno/Setta siano le medesime della Città metropolitana di Bologna” e “quali iniziative intenda adottare” per realizzare l’opera.
(Andrea Perini)