Infrastrutture e trasporti

Bologna, Castaldini (FI): “Interramento ferrovia Bologna-Portomaggiore, limitare i disagi”

La consigliera chiede alla giunta regionale “se non sia opportuno iniziare questi lavori dopo la riapertura di via Rimesse e via Cellini” e sollecita “la realizzazione di un bypass che permetta il transito a tutti i veicoli senza sensi unici alternati”

“Quando inizieranno a Bologna i lavori di interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore nell’intersezione con via Larga e da quale giorno è prevista la chiusura al transito veicolare?”.

La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Valentina Castaldini (Forza Italia), che chiede all’esecutivo regionale anche “se non sia opportuno iniziare questi lavori dopo la riapertura di via Rimesse e via Cellini – sono attualmente in corso altri due cantieri, uno in via Rimesse e l’altro in via Cellini, che di fatto separano l’abitato di via Massarenti con quello di via Scandellara”.

Inoltre, la consigliera, prima della chiusura di via Larga, sollecita “la realizzazione di un bypass che permetta il transito a tutti i veicoli senza sensi unici alternati”.

Castaldini spiega che “l’apertura dei cantieri in via Larga dovrebbe avvenire nella seconda metà di settembre, con tempi previsti per la realizzazione dei lavori di 7-8 mesi”.

“La chiusura prolungata di una strada così importante – rimarca la forzista – rischia di appesantire ulteriormente la viabilità di Bologna, già terribilmente compromessa dalle scellerate politiche dell’amministrazione comunale e dalla mancata programmazione di cantieri che si vanno sovrapponendo”. Prosegue: “L’impatto del traffico rischia di incidere non solamente sui residenti del comune di Bologna ma anche su quelli del vicino comune di Castenaso, le cui vie di accesso alla tangenziale e all’autostrada intersecano l’area interessata dai lavori. Il cantiere rischia inoltre di interferire sui servizi di emergenza sanitaria, con il rischio di ingorghi in direzione dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi che potrebbero rallentare anche le ambulanze”.

Nell’atto si legge, poi, che “la stazione appaltante dei lavori è FER, quindi la responsabilità su questi cantieri ricadono anche sulla Regione Emilia-Romagna”.

(Cristian Casali)

Infrastrutture e trasporti