Infrastrutture e trasporti

Evangelisti (Fdi): accelerare apertura a doppio senso di marcia per Nodo Rastignano

“I Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena e Pianoro indennizzino cittadini e imprese per i danni subiti dai ritardi in questa operazione”

I Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena e Pianoro aprano al più presto il Nodo di Rastignano e indennizzino cittadini e imprese per i danni subiti dai ritardi in questa operazione.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “il 10 novembre scorso la Commissione Territorio e Ambiente ha approvati all’unanimità una risoluzione che impegnava la Giunta ad adoperarsi verso i Comuni interessati (Bologna, San Lazzaro di Savena e Pianoro) perché il primo stralcio del Nodo di Rastignano sia aperto al doppio senso di marcia e il 15 novembre scorso il sindaco di Pianoro Franca Filippini e gli assessori di Bologna e San Lazzaro in un’assemblea pubblica dicevano che la strada sarebbe stata aperta in tal modo ma senza specificare quando: ad oggi la strada è ancora chiusa e nessuno sa quando le amministrazioni locali procederanno ad aprirla a doppio senso di marcia”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “cosa abbia fatto e come si stia attivando per dare seguito alla risoluzione approvata dalla Commissione Territorio e Ambiente visto il ritardo già accumulato dai tre Comuni e quando verrà effettivamente reso utilizzabile il doppio senso di marcia, il primo stralcio del Nodo di Rastignano”.

Evangelisti chiede inoltre all’esecutivo regionale “se non intenda adottare misure atte a chiedere ai Comuni di San Lazzaro, Bologna e Pianoro di risarcire i cittadini e le imprese che stanno pagando un prezzo altissimo a fronte dei ritardi e della mala amministrazione di Comuni che progettano e realizzano”.

(Luca Molinari)

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