Serve un’operazione verità sul People Mover di Bologna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “ancora una volta il Marconi express, il treno su monorotaia che connette l’aeroporto con la stazione centrale di bologna, è sottoposto a verifiche tecniche, come da comunicazione pubblicata sul sito internet ufficiale della società, da cui si evince che il servizio è al momento attuato da un solo veicolo e sono attive navette bus sostitutive per i collegamenti ogni 15 minuti: i dati aggiornati al 30 novembre 2022 rilevano come il numero assoluto di corse saltate durante l’anno 2022 è pari a 6892. Il numero relativo di corse saltate in percentuale è corrispondente allo 0,24 delle corse programmate per il medesimo periodo, rispetto alle corse totali durante l’anno 2022 pari a 2.915.374. Questi numeri lasciano quantomeno perplessi in quanto su base matematica, la media giornaliera (calcolata su 11 mesi) sarebbe di 8728 corse, chiaramente un errore visto che il servizio attivo tutti i giorni dalle 5.40 e alle 24 copre un lasso di tempo pari a 1100 minuti totali, con una frequenza che variabile tra i 7 e i 15 minuti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se al fine di una efficace analisi e programmazione intenda verificare con attenzione i dati forniti dalla Direzione generale regionale e acquisiti dall’Agenzia SRM Reti e Mobilità e se intenda fornire i dati aggiornati sulle corse programmate e quelle effettivamente effettuate dal servizio monorotaia Marconi express”.
Evangelisti vuole inoltre sapere “quanti siano i giorni effettivi a funzionamento pieno del treno monorotaia Marconi express nel corso di tutto il 2222 e quale il numero delle corse sostitutive attivate con navetta bus nel 2202. Quale sia il costo extra sostenuto per l’attivazione delle navette bus e se fosse previsto nel bilancio della società”.
Poi ancora: “La giunta intende, una vota per tutte, attivare le soluzioni gestionali per far funzionare il servizio e, individuate le responsabilità di tali frequenti disservizi, qualcuno sarà chiamato a rispondere o se ancora una volta i costi dei malfunzionamenti e disservizi saranno pagati solo dagli utenti in termini di tempo, disagi e costi economici?”.
(Luca Molinari)