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Infrastrutture Bologna. Facci (Lega): “cosa sta facendo la Regione per la linea ferroviaria Porrettana”

Il consigliere bolognese chiede alla Giunta un aggiornamento e gli intendimenti a breve termine dopo l’apporvazione di una specifica risoluzione da parte dell’Assemblea legislativa su questa importante linea ferroviaria

Quali sono gli intendimenti della Regione dopo l’approvazione poche settimane fa di una specifica risoluzione sulla linea ferroviaria Porrettana da parte dell’Assemblea legislativa? Lo chiede Michele Facci (Lega) in un’interrogazione trattata nell’odierna sessione della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro. Senza voler elencare temi ed eventi annosi -specifica l’esponente della Lega- chiedo in particolare quali atti siano stati adottati dalla Regione per ottemperare alla risoluzione che abbiamo approvato, come Assemblea legislativa, qualche settimana fa”. In fase di risposta, l’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini ha rigettato il giudizio di fatiscenza espresso per descrivere questo collegamento ferroviario, ricordando gli investimenti fatti nel corso degli ultimi anni sia dalla Regione che da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi) per ovviare ai problemi riscontrati, cosa che ha migliorato notevolmente le performance di questa linea che ora fa registrare una puntualità reale intorno al 95 per cento. “Mi rendo conto che questi dati possano servire a poco -conclude Corsini- quando si assommano problemi seriali come quelli registrati tra il 10 e il 15 ottobre scorsi, sia a causa di guasti al materiale rotabile che per problemi infrastrutturali, ma confermo una volta di più non solo la priorità che la tratta riveste per la Regione (tanto che è titolare di uno specifico progetto per la richiesta di risorse dal Recovery Fund), ma di come ci aspettiamo un sensibile incremento prestazionale con la messa a regime dei nuovi treni rock”. In fase di replica, Michele Facci ha specificato che il giudizio di fatiscenza è stato espresso dal Comitato pendolari che subisce periodicamente le disfunzioni della linea, mentre “fanno riflettere i guasti registrati ai treni pop, gli stessi che solo poco tempo fa erano stati definiti come il fiore all’occhiello della rete ferroviaria regionale. E’ evidente, quindi, che qualcosa non ha funzionato”. Il consigliere bolognese, in linea generale, prende atto dell’impegno per il raddoppio della linea fino a Sasso Marconi e del potenziamento del nodo di Casalecchio ma rimane in attesa “di tutta una serie di atti consequenziali (impegni di spesa, incarichi, studi di fattibilità) per valutare il fattivo intervento della Regione”. “

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