Ripensare complessivamente all’opportunità di realizzare il Passante di Bologna.
È la richiesta che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge all’esecutivo regionale con un’articolata interrogazione.
La capogruppo, ripercorrendo l’ultradecennale iter che ha portato all’attuale progetto di potenziamento in sede denominato “Passante di mezzo”, parlando di “devastanti impatti ambientali e sulla salute pubblica”. Proposte, prosegue, che “nascono per ridurre il traffico stradale aumentando all’infinito la capacità della rete stradale, ma è noto che l’aggiunta di nuove strade e lo spostamento di quote via via maggiori di merci trasportate su gomma può, al contrario, aggravare la congestione e aumentare i tempi di percorrenza, danneggiando inevitabilmente anche il trasporto pubblico, che si ritrova ad avere meno utenti, quindi meno risorse, quindi un servizio più scadente”.
Ricordando le numerose perplessità che anche questa versione del Passante di Bologna ha scaturito anche tra gli attori direttamente coinvolti nell’operazione, Gibertoni sottolinea come questa infrastruttura, “nonostante l’azione di greenwashing in corso, porterà a un aumento netto delle emissioni complessive di gas climalteranti, gli eventuali miglioramenti sono indipendenti dalla realizzazione del Passante, infatti, già nelle proiezioni di Autostrade per l’Italia al 2025, una riduzione di NOx del 42 per cento ci sarebbe anche senza fare il Passante, per il solo effetto del rinnovo parco veicolare, il peso portato da questa nuova infrastruttura all’inquinamento dell’area bolognese sarà ingentissimo”.
Sulla base della situazione che si è creata e rispetto ai dati riportati, Gibertoni chiede, in aggiunta al ripensamento dell’opera, la richiesta di immediata sospensiva.
(Luca Boccaletti)