Infrastrutture e trasporti

No a risoluzione Lega: “Bloccare progetto Passante di Mezzo”

I consiglieri reputano migliori altre soluzioni, come il Passante sud

Sospendere l’iter per la realizzazione del Passante di Mezzo, il tratto che dovrebbe collegare l’autostrada A1 all’A13 e alla A14, permettendo così di ‘attraversare’ Bologna. A chiederlo sono i consiglieri regionali della Lega Daniele Marchetti e Michele Facci, che hanno portato una risoluzione per opporsi al progetto, ma che è stata bocciata dall’Aula.

Marchetti ha evidenziato come “del nodo autostradale bolognese se ne parla da decenni, il centrosinistra si è perso in discussioni inutili, per poi orientarsi sul Passante di Mezzo, senza però avere studi alle spalle: si parlava di diminuzione dell’inquinamento, ma poi è stato messo nero su bianco un accordo che non fa altro che aumentare il traffico. Per via dei vostri errori dal punto di vista strategico, non possiamo far pagare queste colpe ai cittadini dal punto di vista ambientale e di salute”. Poi Marchetti chiama in causa le elezioni9 amministrative di Bologna: “In vista della tornata elettorale bolognese abbiamo visto andare in scena dei siparietti, ma ad oggi non abbiamo ancora capito quale sia l’esatta posizione del Pd. In alternativa noi abbiamo sostenuto un’opzione ulteriore per quanto riguarda il nodo autostradale bolognese, ovvero il Passante Sud, che andrebbe a risolvere le problematiche legate al traffico, che andrebbe a collegare la fascia appenninica che ha necessità di nuove infrastrutture e che non andrebbe a sovraccaricare il territorio urbano di bologna di ulteriore traffico. Noi con questa risoluzione chiediamo alcuni impegni ben precisi, perché crediamo che la soluzione prospettata non soddisfi gli obiettivi di diminuzione dell’inquinamento”.

Secondo l’altro consigliere leghista che ha firmato la risoluzione, Michele Facci, “questo è un argomento che non può non meritare, da parte di quest’Aula, un doveroso approfondimento. Non tanto perché è una vicenda che parte da lontano, che ha visto numerose modifiche e numerosi interventi sull’originale progetto, ma anche per il fatto che lo stesso Comune di Bologna ha chiesto una serie di modifiche e adeguamenti tanto da determinare un ulteriore approfondimento in Conferenza dei servizi: questo la dice lunga sul fatto che non ci sia uniformità di vedute. La scorsa seduta ha visto lungamente intervenire i consiglieri di maggioranza su tematiche ambientali. Ma con il Passante di Mezzo parliamo di allargamento di autostrada e quindi di consumo del territorio e opere invasive. Ci saranno necessariamente attività inquinanti per quanto riguarda la costruzione, ma anche il fatto che su quel tratto si concentrerà un maggior flusso di traffico”.

Per il consigliere di Rete Civica Marco Mastacchi “questa è una decisione antistorica: le città avanzate nel mondo cercano il più possibile di demolire le infrastrutture di questo tipo prevedendo viabilità alternative. Il traffico ora è perennemente bloccato, non so cosa succederà quando andremo a sovrapporre anche i cantieri. Uno studio dimostra che il Passante sud sarebbe una scelta migliore, perché può reggere una quantità di traffico maggiore, con il Passante di mezzo ci saranno costi superiori, più inquinamento senza possibilità di filtrare i fumi dei veicoli, mentre con una galleria moderna questo sarà possibile farlo”.

Che Europa Verde sia contraria al Passante autostradale lo rimarca anche la capogruppo Silvia Zamboni: “Si tratta di un’infrastruttura del trasporto su gomma, ma l’alternativa non è il Passante sud, che è una infrastruttura che abbiamo sempre contestato non solo per i costi ma anche per la devastazione ambientale che comportarebbe. Andrebbe potenziato il trasporto su ferro per merci e persone. Se abbiamo un problema oggi, tanto che si propone un Passante di mezzo o un Passante sud, pensate cosa succederà durante la realizzazione di uno dei due progetti”.

Giuseppe Paruolo del Partito democratico, che in passato si era opposto dentro il suo partito al Passante nord, non condivide di certo il Passante sud: “Il Passante sud non è mai stato preso seriamente in considerazione perché troppo impattante, visto che dovrebbe essere in galleria per tutto il percorso e perché intercetterebbe solo il 20% del traffico. Esistono tre posizioni: chi ha in mente una soluzione alternativa al Passante di mezzo o ha in mente di non fare nulla, ma sarebbe bene venisse esplicitata perché parlare di passante sud o fare niente non sono risposte. Poi c’è chi vuole andare avanti su quest’opera senza pensare alle conseguenze ambientali. E chi, come me, vuole quest’opera venga fatta presto e bene, dando risposte sia in termini di mobilità che in termini ambientali, che possa costituire un miglioramento, un ampliamento accompagnato da opere di mitigazione serie”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei ricorda come “per oltre dieci anni sono stati spesi importanti contributi pubblici per sostenere il Passante nord, si è speso tempo per dire che fosse la soluzione migliore, poi per interessi di partito si è scelta un’altra strada. La scelta del Passante di mezzo non è condivisa nemmeno dai partiti che fanno parte della maggioranza, il passante non diventa green solo per modifiche che ne migliorerebbero l’impatto. Sospendere l’iter è la soluzione di buon senso”.

Il consigliere dem Stefano Caliandro, invece, rivendica la scelta del Passante di mezzo: “I cittadini di Bologna al 66% hanno detto che quella scelta è rappresentativa. La risoluzione ci chiede di sospendere l’iter, ci chiede di bloccare dopo 30 anni un’opera che ha comunque una necessità di trasporti e traffico fotografata da tutti, sarebbe una scelta irresponsabile. Le premesse di questa risoluzione parlano di impatto ambientale. Al governo ci siamo insieme, possiamo fare molte cose. Sulle opere di mitigazione, ad esempio, forse è arrivato il tempo in cui i camion invece che passare per autostrada e tangenziale, viaggino su treno. Su questi temi possiamo ragionare ed elevare il dibattito”.

Polemica la capogruppo del Movimento Cinque Stelle Silvia Piccinini: “Ora la Lega ha scoperto i temi ambientali, ma che che oggi ci venga a parlare di inquinamento è paradossale, perché mi ricordo quando ci parlava di perforare i colli bolognesi, scommettendo sul cemento senza risolvere i problemi di inquinamento”.

Critiche anche da Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa): “Non è coerente chiedere alla Regione di sospendere l’iter di un progetto che non dipende dalla Regione ma da altri enti. In questi mesi sono stati avviati i lavori sulla ferrovia Bologna-Prato, che coinvolgeranno quel territorio per i prossimi cinque anni, ma hanno un grande pregio: risagomare le gallerie dell’Appennino per consentire il passaggio dei treni merci su standard europei in modo da rendere quell’attraversamento transitabile anche per quei mezzi. Ogni scelta deve avere ben in mente quali saranno i vantaggi futuri”.

(Margherita Giacchi)

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