I costi aggiornati della “Cispadana, strada a scorrimento veloce”, che collegherà i caselli di Reggiolo-Rolo sull’A22 e quello di Ferrara sud sull’A13 è al centro di un’interrogazione di Giulia Gibertoni (M5s).
“Ad oggi i costi formalmente a carico del bilancio regionale sono così dettagliati: 179,7 milioni già previsti più ulteriori 100 milioni aggiunti nelle ultime settimane direttamente per l’opera principale a cui vanno aggiunti 400 milioni per le opere connesse, portando così il totale previsto a 679,7 milioni” spiega la consigliera. L’assessore regionale alle infrastrutture in aprile 2019 avrebbe dichiarato, secondo l’esponente del M5s, che “la Regione Emilia-Romagna era disponibile ad aggiungere un finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro ai 179 milioni già previsti se la società Autostrada Regionale Cispadana avesse fatto altrettanto” contraddicendo così di fatto “il presidente della Regione che precedentemente aveva affermato che l’Amministrazione regionale era impegnata finanziariamente per 179 milioni e non un euro di più”.
Secondo Gibertoni, la Cispadana è “un’opera altamente impattante sotto molteplici aspetti: quello dell’inquinamento ambientale e, quindi, del conseguente danno alla salute dei cittadini, oltre alla devastazione di un territorio fragile sotto molteplici punti di vista, tra cui quello del rischio sismico e idrogeologico”. La consigliera sottolinea quindi “l’insensatezza” del progetto, “evidenziata anche a livello locale dagli stessi territori”, e “la scarsa utilità di un’infrastruttura chiusa, quale la tratta autostradale”. Il progetto originario, evidenzia Gibertoni, “risalirebbe ad oltre un quindicennio fa e, nella sua prima forma, era costituito da un asse viario ordinario con un costo stimato in 85 milioni di euro, cifra questa ben lontana dall’attuale esborso per le casse pubbliche”.
La consigliera chiede quindi alla Regione di fornire “i costi aggiornati e dettagliati della Cispadana, sottoponendoli alla pubblica verifica e revisione della comunità locale e degli studiosi della materia”, ricordando anche la disponibilità mostrata dallo stesso assessore regionale alle Infrastrutture a dare queste informazioni. Altra richiesta, quella di “avere i costi del progetto disaggregati e dettagliati quanto più è possibile e voce per voce”.
(Francesca Mezzadri)