La Giunta valuti “l’opportunità di redigere il Progetto di fattibilità tecnica-economica della ER9 “Ti-Bre Dolce”, in ambito di cicloturismo, definendo il completamento, la sicurezza e individuando le risorse necessarie e “promuovere la conoscenza delle ciclovie turistiche regionali e di rilevanza nazionale che attraversano l’Emilia-Romagna”.
È, in sintesi, l’impegno chiesto alla Regione da Europa Verde in una risoluzione in cui chiede di valutare la fattibilità con i Comuni interessati e la Provincia di Parma. Oltre alle risorse aggiuntive a quelle nazionali, la risoluzione propone di far conoscere, e valorizzare, i luoghi attraversati dalla Ti-Bre Dolce e le principali ciclovie regionali.
La ciclovia tirrenica (ER9) prevede un tratto di 70 km in Emilia-Romagna e attraversa la provincia di Parma fino al confine con la Toscana. Ci sono, però, alcune criticità, evidenza l’atto di indirizzo: la difficoltà di attraversare il ponte sul Po tra Colorno (Parma) e Caslamaggiore (Cremona) e l’aumento del traffico sulla strada Farnese (Parma-Sala Baganza). Tantissimi, sottolinea Europa Verde, i punti di interesse storico, artistico e naturalistico che si incontrano lungo il tracciato. La ciclovia, poi, raccorda tre percorsi della Rete europea EuroVelo: la ciclovia Francigena quella del Sole e quella Vento. Inoltre, la ciclabile è stata interrotta per lavori di Aipo tra Sala Baganza e Collecchio, senza che né Aipo, né la Regione né i Comuni segnalassero le opere.
Infine, Europa Verde ricorda l’impegno della Regione, in risposta a una precedente interrogazione, sugli investimenti e sulle misure per aumentare l’attrattività delle imprese in aree interne e montane, mentre in altri documenti la Giunta si impegnava a promuovere le ciclovie insieme con la mobilità ciclista urbana e turistica.
(Gianfranco Salvatori)
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