Infrastrutture e trasporti

Infrastrutture Ferrara. Lega: troppi disservizi alla stazione di Bondeno

Dettagliata interrogazione del Carroccio che rilancia l’allarme su sicurezza, igiene e barriere architettoniche

Per quale ragione la stazione ferroviaria di Bondeno, nel ferrarese, non mette ancora a disposizione degli utenti i propri servizi igienici? Per quale motivo, nonostante le prescrizioni dell’Istituto Superiore di Sanità e delle autorità sanitarie competenti, in primis l’Azienda Usl, la sala d’attesa della stazione ferroviaria versa in stato di abbandono e degrado?

La Lega, in un’interrogazione, chiede di fare chiarezza sulla situazione della stazione ferroviaria del comune ferrarese.

Il quadro descritto dal Carroccio è presto detto: bagni chiusi e sala d’attesa abbandonata al degrado. “In questo modo, si limita un servizio per i cittadini. La Regione spieghi cosa sta succedendo nella stazione dei treni di Bondeno”, spiega la Lega che ricorda come “l’Istituto Superiore di Sanità e le autorità sanitarie prescrivono da tempo che vi sia una pulizia scrupolosa e una sanificazione degli ambienti, che devono essere svolte da personale qualificato, con dispositivi medici e di protezione individuale. Ebbene, se la maggior parte delle aziende pubbliche e private si è adeguata, dobbiamo dire che a un primo sguardo la sala d’aspetto della stazione si trovi in condizioni di estremo degrado, per usare un eufemismo, con polvere, ragnatele e cartacce sparse in giro. Molti cittadini – riporta l Lega – ci hanno segnalato la questione. Una sala di attesa in quelle condizioni non può essere fruita da studenti e lavoratori pendolari che, quotidianamente, utilizzano i convogli Fer o Tper per raggiungere Ferrara o Mantova».

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quale azienda sia stata interpellata a suo tempo per procedere alla pulizia e sanificazione degli spazi pubblici comuni all’interno della stazione ferroviaria di Bondeno e quali urgenti misure la Regione intenda mettere in campo, assieme a Fer, per ripristinare una situazione di normalità nella suddetta stazione ferroviaria, riportando la sala di attesa a livelli consoni e ripristinando i servizi igienici a disposizione degli utenti”.

(Luca Molinari)

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