Potenziare la tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese replicando le soluzioni applicate sulla Bologna-Rimini.
A sollecitare la giunta in tal senso è Marco Mastacchi (Rete Civica) con un’interrogazione trattata nell’odierna sessione di lavoro della commissione Territorio, ambiente e mobilità presieduta da Paolo Burani.
Per Mastacchi “la tratta Bologna-Castel Bolognese presenta limiti strutturali e funzionali, in particolare il collo di bottiglia costituito dallo scalo bolognese, che rendono necessario un potenziamento radicale e strategico sia per lo sviluppo dei servizi ferroviari metropolitani bolognesi (SFM) che per il miglioramento dei collegamenti regionali con Ravenna e Rimini, nonchè per l’efficientamento del trasporto merci da e per il porto di Ravenna”.
Nell’ambito del potenziamento previsto anche negli indirizzi del PRIT 2025 e con i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna e dei Comuni di Bologna e Ravenna, Mastacchi sottolinea le incertezze suscitate dagli interventi di quadruplicamento attualmente proposta (soluzione tecnica ormai sorpassata) e sottolinea lo studio commissionato dal Coordinamento dei comitati che propone il potenziamento del trasporto merci lungo la direttrice naturale Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco, con successivo innesto nei corridoi ferroviari verso il Brennero e Padova, evitando così di sovraccaricare ulteriormente il nodo di Bologna. “Parallelamente -spiega ancora il consigliere di Rete Civica- la proposta prevede l’incremento dei flussi passeggeri sulla linea Bologna, sia per i servizi a breve che a lunga percorrenza, attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche (come il sistema ERTMS/ETCS) capaci di superare le attuali limitazioni di capacità senza ricorrere a interventi infrastrutturali invasivi, come il quadruplicamento su viadotto”.
Rispondendo alle sollecitazioni poste, l’Assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture Irene Priolo ha puntualizzato che “RFI è la proprietaria dell’infrastruttura ed è lei la titolare del progetto”. Nel chiedersi perchè, a fronte di una chiara progettualità di matrice europea per migliorare le infrastrutture esistenti con fondi già stanziati vi siano sempre mille opposizioni per ostacolare l’ammodernamento, Priolo ha poi spiegato che “la tecnologia ERTMS migliora le performance dei singoli treni ma non aumenta la capienza della linea se i convogli non procedono con velocità similari. Interventi solamente tecnologici senza un chiaro miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria, quindi, non migliorano assolutamente la situazione. Per quanto riguarda poi la deviazione del traffico su Ferrara, queta avverrebbe su una linea a un solo binario con molti passaggi a livello e ciò comporterebbe un’ulteriore fattore di criticità”.
Nel garantire la rappresentazione di tutte le istanze emerse nel confronto di questi mesi al tavolo tecnico con governo, enti locali, comitati e RFI, Priolo ha sottolineato la necessità di innovare l’attuale rete.
Mastacchi, alla luce delle risposte ottenute, si è quindi dichiarato non soddisfatto e ha giudicato positivamente solo la volontà di migliorare l’attuale situazione “anche se nel progetto del quadruplicamento si continua a non dire nulla sul collo di bottiglia dello scalo bolognese. Già nel passato abbiamo chiesto un’udienza pubblica dei tecnici sul tema del quadruplicamento e alla luce delle risposte date oggi, ribadiamo nuovamente tale richiesta”.
(Luca Boccaletti)



