Infrastrutture e trasporti

Infrastrutture Modena. Barcaiuolo (Fdi): “La Giunta dica se si realizzerà la Campogalliano-Sassuolo”

Nell’interrogazione si evidenzia come la ditta che dovrebbe costruire l’arteria nel modenese avrebbe sollevato dubbi sulla “non convenienza” dell’opera

La Giunta dica se si realizzerà la bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, nel modenese, e se intende convocare l’azienda AutoCS – che dovrebbe realizzarla – che ha espresso dubbi sulla “non convenienza” dell’arteria stradale.

Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) pone le domande alla Regione in un’interrogazione nella quale chiede di spiegare “se il progetto verrà effettivamente realizzato oppure se, contrariamente, verrà annoverato tra i numerosi capitoli del “libro dei sogni” promosso della sinistra emiliano-romagnola da più di settant’anni al governo”.

La Bretella, attesa da decenni, “è un’infrastruttura fondamentale e strategica per l’Emilia-Romagna, poiché si tratta di un collegamento tra la A22 e la strada statale 467 Pedemontana la cui realizzazione porterebbe un importante beneficio sgravando la viabilità ordinaria dal traffico dei mezzi pesanti e dal traffico commerciale e rilancerebbe l’economia e i vari distretti industriali della zona.

L’iter per la costruzione è cominciato nel 2001, ma, nonostante gli annunci di governo e Regione, il progetto è ancora bloccato nonostante lo chiedano le categorie produttive e le comunità locali. AutoCs, la società che ha vinto la gara per la progettazione e la realizzazione della Bretella, scrive Barcaiuolo “ha sollevato nei giorni scorsi un problema di “non convenienza” in merito alla realizzazione”. Tre, secondo indiscrezioni giornalistiche, i dubbi: i ridotti flussi di traffico sulla tratta, “che renderebbero poco appetibile la costruzione di un’infrastruttura che si baserebbe principalmente sui pedaggi dei caselli autostradali previsti”; c’è poi “il prestito dallo Stato, dal Cipe in particolare, di 214 milioni di euro (su 506 milioni totali) ad AutoCS, che contemplerebbe interessi al 5% giudicati dal ricevente eccessivamente alti rispetto l’odierno costo del denaro”; infine, secondo il consigliere, c’è il il cronoprogramma: “i lavori, che dovrebbero durare 4 anni, non coinciderebbero con quelli presenti nel programma ufficiale, che prevedrebbe l’inaugurazione del tratto nel 2024”.

(Gianfranco Salvatori)

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