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Infrastrutture. Occhi (Lega): “Prevedere aree di ristorazione per gli operatori della logistica”

Interrogazione della Lega a prima firma Emiliano Occhi per sollecitare la predisposizione di aree di sosta e ristorazione sulle grandi vie di comunicazione oltre alle autostrade

Aree di sosta e ristorazione per gli operatori della logistica sulle grandi arterie di comunicazione oltre alle autostrade. Lo chiede la Lega, con un’interrogazione a prima firma Emiliano Occhi, in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.

“Con il Dpcm del 3 novembre scorso – precisa il consigliere leghista – il Governo ha suddiviso e definito le regioni italiane in fasce di diverso colore e, in base alla gravità del contagio da Covid 19, si è provveduto a chiudere le attività di ristorazione, escluse quelle presenti sulle arterie autostradali, generando quindi un grave disagio per gli autotrasportatori, che si trovano a non poter pranzare e cenare se non all’interno delle aree autostradali”.

Per ovviare agli evidenti disagi e all’aumento delle percorrenze dei camion alla ricerca di aree di sosta attrezzate, la Lega sollecita la Giunta ad “attivarsi con il Governo per chiedere la possibilità per le Regioni, o al limite per le Prefetture, di identificare ulteriori esercizi di ristorazione posti su vie di grande comunicazione idonei a prestare la propria attività nei confronti degli operatori della logistica”.

In fase di replica, l’assessore alla Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Andrea Corsini, ha chiarito come “le norme che hanno disposto la chiusura degli esercizi di ristorazione derivano da decreti statali e alle Regioni è consentita solo l’applicazione di detti provvedimenti o, al più, l’adozione di misure ulteriormente restrittive. Ogni deroga spetta quindi all’esecutivo nazionale e la Regione segue il tema, nel rispetto del proprio ruolo, all’interno della cabina di regia”.

Occhi si è dichiarato insoddisfatto della risposta perché “al di là di un mero elenco di norme che già tutti conosciamo, speravo in un intervento di Bonaccini anche in virtù del suo ruolo di presidente della Conferenza Stato-Regioni, per venire incontro all’estremo disagio di un’intera categoria di lavoratori”.

 

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