Semplificare le autorizzazioni per la costruzione “e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione elettrica e delle procedure riguardanti le reti e gli impianti di distribuzione di energia elettrica non facenti parte della rete elettrica di trasmissione nazionale”. È l’obiettivo del progetto di legge del Partito democratico, prima firmataria Palma Costi, che in 13 articoli – dopo la crisi energetica scatenata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa – vuole rendere più snello “l’iter dei procedimenti autorizzativi riguardanti la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica nonché per l’installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili”.
Il testo è stato presentato in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro. Il pdl è stato siglato anche dai consiglieri dem Andrea Costa, Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Luca Sabattini, Manuela Rontini, Roberta Mori, Marco Fabbri, Massimo Bulbi, Pasquale Gerace e Antonio Mumolo. Andrea Costa (Pd) sarà il relatore di maggioranza, mentre Simone Pelloni (Lega) quello di minoranza. E proprio Costa ha illustrato le linee principali del progetto di legge. “Le linee guida dell’ottobre 2022 del governo – ha spiegato – davano alle Regioni 180 giorni per recepirle e adeguare la normativa regionale. Il 14 gennaio sono entrate in vigore. Il termine ultimo è il 14 luglio per arrivare in Assemblea con l’approvazione del pdl. Quel termine lo rispetteremo e l’approdo in Aula è previsto l’11 luglio. Il testo recepisce tutte le linee guida del decreto governativo”.
La legge regionale, ha continuato il consigliere dem, “era datata, e il pdl la abroga. Si danno strumenti ai tecnici, soprattutto ad Arpae per quel che riguarda l’autorizzazione unica e un vademecum chiaro che dica cosa serve per autorizzare ogni apparecchiatura che si colleghi alla rete distributiva nazionale”. Costa ha sottolineato che l’articolo 8 rispetto alle linee guida nazionali prevede o l’autorizzazione unica, indirizzata alla Regione, o la Dil (dichiarazione inizio lavori) gestita dagli Enti locali. In caso di eventi eccezionali, per garantire la distribuzione di energia elettrica, gli interventi vanno eseguiti con autocertificazione e questa la si affida al gestore”. Per evitare poi dubbi di interpretazione, è stabilito che le cabine elettriche in aree pubbliche sono compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica, perché di pubblica utilità. Inoltre, l’articolo 10 interviene nella fase transitoria e sarà possibile presentare una nuova richiesta di autorizzazione, per sfruttare le nuove norme semplificate, anche se è in trattazione una vecchia domanda.
Nel testo si ricorda che la Regione è impegnata da tempo per la transizione ecologica, l’uscita dalle fonti fossili e l’uso delle rinnovabili: su tutti, il Patto per il lavoro e per il clima e la recente legge sulle Comunità energetiche (Cer). Anche lo Stato, con il decreto 61 del 2020, “è intervento in materia di semplificazione dei procedimenti autorizzativi delle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica” varando nell’ottobre 2022 un decreto con le linee guida nazionali per la semplificazione.
Le linee guida prevedono un’autorizzazione unica per la costruzione, esercizio e modifica delle reti e degli impianti di distribuzione di energia elettrica, rilasciata dalle Regioni; la denuncia inizio lavori (Dil) per la realizzazione di interventi che riguardano la costruzione e l’esercizio di reti di media tensione interrate o in cavo aereo fino a determinate estensioni, nonché la realizzazione di opere indispensabili alle reti stesse; l’autocertificazione per gli interventi di rinnovo, ricostruzione e potenziamento delle reti e degli impianti di distribuzione di energia elettrica esistenti di media tensione. Sono previsti anche interventi per la manutenzione delle reti e degli impianti esistenti, semplificazione per l’acquisizione di atti necessari agli interventi di realizzazione o rinnovo, ricostruzione e potenziamento delle linee elettriche (vanno rilasciati entro 60 giorni per la concessione su aree demaniali).
Con questo pdl, evidenziano i dem, “la Regione recepisce la disciplina semplificata delle procedure per il rilascio dei titoli abilitativi necessari alla costruzione e all’esercizio degli impianti di distribuzione elettrica prevista dalle Linee guida nazionali per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi riguardanti la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione” che si trovano nel decreto 20 ottobre 2022.
(Gianfranco Salvatori)