L’intervento per la nuova conca di Isola Serafini, nel piacentino, è al centro di un’interrogazione alla Giunta presentata da Galeazzo Bignami (Fi).
Il cantiere, si legge nel documento, “sarebbe stato aperto soltanto nel 2012, dopo 10 anni di ritardi rispetto alle previsioni”. Un’opera che, sottolinea il consigliere, “comprenderebbe la realizzazione di due attracchi turistici, progettata per il transito di imbarcazioni di classe V europea, le cosiddette chiatte per il trasporto merci, con carichi fino a 2 mila tonnellate (secondo l’organizzazione marittima internazionale, una chiatta da 1350 tonnellate sarebbe equivalente a 50 Tir o 67 carri ferroviari)”.
Il capogruppo Fi rimarca che “l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) avrebbe comunicato il posticipo della chiusura dei lavori per l’opera entro la metà del 2017, invece che entro la fine del 2016”, e la data di inaugurazione, conseguentemente, “cadrebbe casualmente- evidenzia- a ridosso del periodo delle elezioni amministrative nel comune di Monticelli d’Ongina”.
Sul tema, Bignami chiede quindi alla Giunta “i motivi tecnici che avrebbero causato il posticipo della data della chiusura del suddetto cantiere”, se ritiene necessario “realizzare un porto commerciale, che consentirebbe di collegarsi all’area strategica lombarda e di ridurre il trasporto su strada” e, infine, se è stata valutata “l’apertura di un porto turistico e commerciale per Caorso, che servirebbe l’area industriale di Monticelli d’Ongina”.
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(cr)