“A che punto sono gli interventi prodromici alla realizzazione della diga di Vetto, tra le province di Parma e Reggio Emilia?”.
A chiederlo, con un’interrogazione discussa in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro, è la Lega. L’atto è stato firmato da Emiliano Occhi, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte e Maura Catellani.
In commissione Occhi ha riassunto l’annosa vicenda e citato i diversi studi fatti, e allo stesso tempo ha sottolineato come “attraverso la realizzazione di un progetto preliminare sarà possibile aggiornare l’entità del costo dell’infrastruttura e soprattutto effettuare valutazioni di fattibilità geologica e geotecnica. Ad oggi, però, pare che il Ministero non abbia ancora stanziato fondi (già richiesti dall’amministrazione regionale), nemmeno per la progettazione”.
Occhi e colleghi hanno quindi sollecitato l’esecutivo regionale “a lavorare per l’accelerazione dei tempi per la progettazione dell’invaso, prevedendo, eventualmente, anche uno stanziamento regionale iniziale”.
La risposta è arrivata in commissione dall’assessora regionale Irene Priolo, che ha ribadito che “si stanno valutando le priorità in questo ambito, dobbiamo quindi decidere la strategia su cui puntare, alla luce di una fattibilità concreta”. “L’invaso di Vetto, di 27 milioni di metri cubi d’acqua, ha un costo previsto di quasi 300 milioni di euro (con tempi di realizzazione di oltre 10 anni), già tre gli incontri con il ministero per ottenere le risorse collegate alla progettazione dell’infrastruttura”, ha quindi riferito l’assessora sull’invaso in Val d’Enza.
(Cristian Casali)