Risolvere i problemi dei pendolari della tratta ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Lisei (Fdi), che ricorda come “questa tratta è, purtroppo, oggetto da tempo di tanti problemi e disservizi che colpiscono in modo particolare i pendolari e gli studenti, due categorie che non utilizzano il treno per compiere spostamenti di piacere, ma, al contrario, per recarsi sul proprio luogo di lavoro o di studio e che, in ragione particolare della necessità di riprendere tutte le attività a seguito della pandemia, necessiterebbero di maggiore attenzione. Fra le segnalazioni che i cittadini hanno portato alla nostra attenzione, si annovera la mancanza di comunicazione circa gli orari di partenza e di arrivo dei vari treni, sopperita dal passaparola fra i vari utenti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quali iniziative si intendono adottare al fine di risolvere tutte le segnalazioni relative ai disservizi che quotidianamente vivono i pendolari sulla linea Reggio Emilia-Guastalla; se intende intervenire presso la società che gestisce il servizio affinché vengano rispettati i livelli standard minimi previsti dal contratto di servizio con particolare attenzione alla puntualità, alla pulizia dei treni e delle stazioni oltre alla comunicazione a favore di tutti gli utenti”.
Lisei vuole inoltre sapere dall’amministrazione regionale “se intende realmente attivarsi al fine di far scattare le penali previste per i disservizi, con quali tempi e come verranno destinati i fondi così ottenuti, come sono stati impiegate le risorse ottenute dalle penali nel corso degli ultimi anni e a che punto sono le attività e i lavori di ammodernamento delle linee ferroviarie di proprietà della Regione e dei relativi convogli”.
Infine, l’interrogazione chiede risposta a questo quesito: “Quale risulta essere l’attuale stato dei lavori relativi alla elettrificazione della linea Reggio Emilia-Guastalla e della manutenzione delle sue stazioni compreso i binari all’interno della stazione centrale di Reggio Emilia?”.
(Luca Molinari)