Imprese lavoro e turismo

Intelligenza artificiale: opportunità, rischi e sfide per il futuro

Con la lezione della docente Michela Milano agli studenti dell’IIS Aldini Valeriani di Bologna e dell’IIS Montessori-Da Vinci di Alto Reno Terme, prosegue l’impegno dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna nel promuovere incontri sull’IA rivolti agli studenti delle superiori, lavoratori del futuro che dovranno confrontarsi con la realtà dell’IA

Le applicazioni dell’Intelligenza artificiale (IA) negli scenari lavorativi e quotidiani crescono in modo esponenziale: gli studenti di oggi, lavoratori del prossimo futuro, si confronteranno sempre più con questa realtà e dovranno imparare a conoscerne rischi e benefici. Per questo, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con Europe Direct e l’associazione “Parliamone Ora”, continua a promuovere incontri sul tema, rivolti a studenti e studentesse degli istituti superiori della regione. Come quello svoltosi oggi, nella sede di viale Aldo Moro, alla presenza di oltre 100 tra ragazzi e ragazze dell’IIS Aldini Valeriani di Bologna e dell’IIS Montessori-Da Vinci di Alto Reno Terme.

A intervenire è stata Michela Milano, professoressa ordinaria del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna. “L’intelligenza artificiale cresce a ritmi senza precedenti e pervade la nostra società – ha affermato -. L’impatto economico è altissimo e, come per tutte le tecnologie, presenta grandi opportunità, ma anche rischi, sfide, potenziali minacce”. La docente si è soffermata sulle applicazioni dell’IA in ambito medico e aziendale, ma anche sui rischi rappresentati dal suo uso inconsapevole.

I numerosi aspetti etici legati all’utilizzo delle intelligenze artificiali, infatti, continuano ad essere al centro del dibattito. Già a partire dal 2019, la Commissione europea si è affidata a un gruppo di esperti per redigere il documento “Orientamenti etici per un’IA affidabile”.

“Questo documento indica una serie di caratteristiche che un’IA deve possedere per essere ritenuta affidabile – ha proseguito la professoressa Michela Milano -. Come la sorveglianza e la supervisione umana, che non deve mai mancare, l’interazione costante tra la persona e l’IA, la possibilità di ‘fermare la macchina’ in qualunque momento. L’IA deve essere sicura, resistente agli attacchi informatici, ma deve essere anche equa, non discriminante e ambientalmente sostenibile. Per questo c’è bisogno che lo sviluppo dell’IA venga seguito non solo da tecnici, ma anche da sociologi, psicologi, economisti, giuristi”.

Silvia Pellegrini di Europe Direct, ha puntato l’attenzione sul regolamento europeo 1689 del 2024 sull’IA, “vincolante per gli Stati membri e che classifica i rischi, garantisce i diritti degli individui nell’ambito dell’applicazione dell’IA, stabilisce obblighi per gli sviluppatori e prevede sanzioni”, ma anche sull’importanza di prevedere “un bilanciamento tra regole e innovazione”.

L’IA sarà sempre più utilizzata anche nella pubblica amministrazione come ha ricordato Luisa Monti, Responsabile dell’area sistemi informativi e informatici dell’Assemblea legislativa, nel parlare del progetto Savia “che punta a mettere a disposizione delle amministrazioni strumenti di supporto e modelli di intelligenza artificiale per redigere leggi di qualità, consentendo di valutare impatto ed efficacia delle leggi stesse”.

Fotogallery

(Brigida Miranda)

Imprese lavoro e turismo