Parità, diritti e partecipazione

Islam, Parma. Donna spostata di stanza in ospedale, Fi: non creare precedente

Un consigliere chiede alla Giunta come giustificare la concessione di camere a uso singolo a pazienti di religione musulmana visto che nei regolamenti non vi è alcuna disposizione sul tema

L’episodio avvenuto nei giorni scorsi all’ospedale Maggiore di Parma nel reparto maxillo facciale è al centro di un’interrogazione di un consigliere di Forza Italia. Un’anziana donna, ricoverata dopo una delicata operazione, sarebbe stata costretta a spostarsi di camera a seguito delle lamentele della paziente di religione musulmana vicina di letto: il motivo era la presenza del figlio dell’anziana, contraria ai precetti della fede musulmana.

Mentre l’anziana sarebbe stata spostata, la signora musulmana sarebbe rimasta sola in camera “lasciando peraltro altri pazienti ‘parcheggiati’ nei corridoi del reparto”. L’episodio, sottolinea il consigliere, potrebbe creare uno spiacevole e intollerabile precedente. Inoltre “il comportamento adottato dal personale dell’ospedale per favorire le lagnanze ingiustificate e ingiustificabili per la nostra cultura della paziente musulmana,” continua l’azzurro, “anche di fronte all’esiguo numero di posti letto, potrebbe arrecare danno ad altri pazienti che avrebbero il diritto di ricevere una sistemazione in una camera e non in un corridoio”. 

Infine, visto che nei regolamenti ospedalieri e nelle leggi regionali non vi è alcuna disposizione che preveda la sistemazione di pazienti a seconda dei precetti religiosi, il consigliere chiede alla Giunta regionale come intenda giustificare la concessione di camere ad uso singolo a pazienti di religione musulmana. 

(Francesca Mezzadri)

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