Governo locale e legalità

Islam Parma. Rainieri (Lega): Più preghiere che cultura, Ausl e giunta verifichino centro Ennour di Fidenza

Il consigliere vuole sapere se l’immobile viene utilizzato come luogo di culto contrariamente agli accordi col Comune e se è stata fatta un’ispezione igienico-sanitaria

L’immobile di via Pertini a Fidenza (Parma) e l’associazione Ennour tornano al centro di un’interrogazione a firma del consigliere della Lega Nord Fabio Rainieri. La struttura era già finita nel mirino dell’esponente leghista, che aveva già chiesto di conoscere l’effettivo utilizzo che ne viene fatto “e nella risposta a una mia precedente interrogazione -spiega il consigliere- l’assessore al Welfare Elisabetta Gualmini aveva invitato il Comune di Fidenza a vigilare sull’effettivo utilizzo della struttura al fine di accertare l’uso per attività di promozione sociale tra cui, è bene specificare, non rientrano quelle di culto“. Ma lo scorso primo settembre “la polizia municipale di Fidenza ha rilevato che lo stabile era utilizzato come luogo di preghiera in occasione della festa islamica del sacrificio”, specifica ora il consigliere.

In più lo scorso ottobre “l’Ausl di Parma -sottolinea Rainieri- ha detto di non aver svolto nessuna attività di ispezione-controllo” sulle condizioni di sicurezza, igiene e salubrità dell’immobile e “il Direttore generale cura del territorio e dell’ambiente della Regione ha dichiarato di non essere in possesso della certificazione di agibilità e conformità edilizia”. Tanto che, in base a quanto dichiarato dal Comune alla responsabile dei lavori e al circolo Ennour “solo una porzione dell’immobile potrebbe essere utilizzata”.

“Il Comune di Fidenza -spiega il leghista- ha inoltrato alla Regione lo stesso atto di diffida inviato all’associazione perché valuti di prendere provvedimenti”. Inoltre, “non si riscontrano tracce pubbliche dello svolgimento all’interno dell’immobile di attività di promozione sociale, ma è evidente invece una numerosa frequentazione ogni venerdì, giorno dedicato dai musulmani alla preghiera”.

Dunque, Rainieri interroga la giunta per sapere “se ritiene che l’accertamento dei requisiti di sicurezza, igiene e salubrità dell’immobile effettuato senza la partecipazione dei servizi competenti dell’Ausl locale sia legittimo e comunque adeguato al caso specifico di un immobile che può ospitare fino a quasi 500 persone, se crede che dovrebbe essere accertato anche l’utilizzo della parte di immobile per cui il Comune non ha concesso l’agibilità e -infine- come intende procedere nei confronti dell’associazione per quanto riguarda la sua iscrizione nel registro regionale delle associazioni di promozione sociale, essendo evidente che non ha rispettato quanto prescritto dal Comune”.

(Margherita Giacchi)

Governo locale e legalità