Governo locale e legalità

Bocchi (FdI): “Rispettare la normativa sull’esposizione delle bandiere nelle sedi della Regione”

“L’osservanza delle regole sull’uso dei simboli pubblici rappresenta una forma di rispetto verso i cittadini e le istituzioni democratiche”

“Presso l’atrio dell’edificio della giunta regionale risulta attualmente esposta, oltre alla bandiera italiana, a quella dell’Unione europea e a quella regionale, anche la bandiera della pace, peraltro in posizione di rilievo, a destra delle altre: una scelta che appare in contrasto con le disposizioni del D.P.R. 7 aprile 2000 e con il principio di neutralità istituzionale”.

A porre la questione è il consigliere di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi, con un’interpellanza rivolta alla giunta e sottoscritta anche dai colleghi di partito Alberto Ferrero, Francesco Sassone, Nicola Marcello, Luca Pestelli, Alessandro Aragona, Ferdinando Pulitanò, Marta Evangelisti, Fausto Gianella, Giancarlo Tagliaferri, Annalisa Arletti. Nell’atto ispettivo si chiede pertanto alla giunta “se non ritenga opportuno disporre la rimozione di bandiere o simboli non istituzionali dagli spazi pubblici della Regione, al fine di conformarsi pienamente alla disciplina vigente”.

“L’irregolarità risulta particolarmente evidente in occasione dell’esposizione, nei medesimi spazi, della Coppa Davis, dove la presenza della bandiera della pace accanto ai vessilli istituzionali ha generato confusione circa la natura ufficiale delle bandiere esposte – vanno avanti i consiglieri -. La Regione Emilia-Romagna, in quanto ente pubblico rappresentativo della collettività regionale, deve essere la prima a rispettare in modo rigoroso le normative vigenti e a dare esempio di correttezza istituzionale”.

Da qui l’interpellanza alla giunta alla quale si chiede se tale esposizione sia stata deliberata o autorizzata formalmente e da quale organo o ufficio competente e quali iniziative intenda assumere per garantire, d’ora in avanti, il pieno rispetto della normativa e del principio di neutralità istituzionale nelle sedi regionali. “L’osservanza delle regole sull’uso dei simboli pubblici rappresenta una forma di rispetto verso i cittadini e le istituzioni democratiche”, concludono da Fratelli d’Italia.

(Brigida Miranda)

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