Scuola giovani e cultura

Scuola. Barcaiuolo (Fdi): “Ritorno in classe in presenza, la Giunta dica se ha un protocollo per evitare la dad”

Nell’interrogazione, il consigliere vuole sapere anche se sia vero quanto detto dall’assessore Donini sul rientro in aula solo per i ragazzi vaccinati

Barcaiuolo

Il ritorno in classe degli studenti, a settembre, è al centro di un’interrogazione del consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia).

Alla Giunta viene chiesto se le dichiarazioni alla stampa dell’assessore Donini sul ritorno in aula di chi è vaccinato siano vere, se sia stato definito un protocollo per la ripartenza in presenza della scuola, al fine di scongiurare ogni possibile ritorno alla didattica a distanza” e se vengono monitorate le varianti Covid-19 per poter prevedere se vi sarà un reale ritorno in presenza in classe a partire da settembre 2021.

Barcaiuolo scrive che, al di là di eventuali cambiamenti della situazione pandemica, “il rientro in classe per settembre 2021 dovrebbe essere garantito in presenza” e che “la campagna vaccinale deve prosegue per la fascia 12-19 anni”.

Sulla stampa l’assessore Raffaele Donini ha detto, si legge nell’atto di Barcaiuolo, che “per ciò che riguarda la popolazione in età scolastica dai 12 ai 19 anni, che si è prenotata nei mesi di luglio, possiamo già affermare che ci sono le condizioni per la loro vaccinazione in modo da consentire il richiamo prima dell’inizio della scuola”. L’assessore ritiene giusto, si rimarca poi nel documento, “per la popolazione vaccinata, che possa sottrarsi a qualunque provvedimento di quarantena e di didattica a distanza, qualsiasi scenario epidemiologico dovessimo avere in autunno”.

Ma per Barcaiuolo, queste dichiarazioni “potrebbero indurre i dirigenti scolastici a provvedimenti incentivanti la didattica a distanza (dad) soltanto per gli studenti non vaccinati con le conseguenti ripercussioni psicologiche e sociali”. I dirigenti scolastici, continua il consigliere, potrebbero inserire questa evenienza nel piano per la didattica digitale integrata. Famiglie e studenti, conclude il politico, hanno già cambiato le loro abitudini per adeguarsi alla dad, “con ripercussioni sul piano economico e lavorativo e con i ragazzi costretti a stare ore davanti a uno schermo”.

(Gianfranco Salvatori)

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