“Il nostro sistema di sostegno al diritto allo studio e all’alta formazione ha superato indenne la pandemia. Il numero degli studenti universitari è salito a 170mila unità e l’Emilia-Romagna è al quarto posto nell’elenco delle Regioni italiane: è la conferma dell’attrattività del nostro sistema universitario, come dimostrato anche dalla percentuale degli studenti fuorisede che sono il 50% del totale (tra extraregione e internazionali)”. L’assessore Paola Salomoni ha così illustrato all’Assemblea legislativa la clausola valutativa del “Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione”.
Salomoni ha sottolineato come tutti gli indicatori siano in crescita e come l’Emilia-Romagna sia la regione con i più elevati indici relativi alla formazione di alta qualità anche nella fascia 30-34 anni.
“Il sistema dell’alta formazione coreutica, musicale e artistica è composto da 14 realtà che formano 5.000 studenti”, ha spiegato l’assessore, che ha dedicato ampia parte della sua relazione a ricordare come “l’Emilia-Romagna ha il massimo dei finanziamenti nazionali possibili per sostegno allo studio e all’alta formazione, ma queste risorse non sono sufficienti a coprire tutte le richieste di borse di studio che riceviamo, tanto che utilizziamo risorse della Regione per dare risposta al 100% delle richieste”. Anche durante la fase acuta della pandemia la regione ha stanziato risorse per favorire la connettività degli studenti costretti a seguire le lezioni on line.
Le parole della rappresentante della Giunta sono state oggetto delle relazioni delle forze politiche.
Per Fabio Bergamini (Lega) bisogna risolvere il problema del basso numero di laureati in Italia anche aumentando il numero delle borse di studio e risolvendo l’offerta di alloggi per studenti fuorisede: “Gli Atenei emiliano-romagnoli sono di grande qualità e per questo attraggono studenti fuorisede, ma va risolto il problema degli alloggi, così come occorre intervenire sul tema delle tasse e dell’accesso ai servizi ristorativi”.
Dal canto suo Marilena Pillati (Pd) ha voluto elogiare la qualità e l’accuratezza della clausola valutativa illustrata dalla Giunta, da cui emerge “un sistema universitario di grande qualità e una Regione che da sempre riconosce il dovere di investire sullo studio come valore di crescita e di qualità per il territorio, considerando gli studenti come un valore”. Per il futuro Pillati invita a “intensificare gli sforzi per indirizzare il cambiamento e non subirlo, per contrastare precarietà e incertezza. Vogliamo garantire agli studenti l’accesso ai livelli più alti dell’istruzione”.
(Luca Molinari)