La figura del magistrato tra potere e responsabilità. Nel giorno in cui si commemora la morte di Giovanni Falcone, il giudice antimafia assassinato il 23 maggio del 1992 a Capaci insieme alla moglie e agli agenti della scorta, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e Upi-Unione Province Italiane, hanno ospitato in viale Aldo Moro a Bologna la presentazione di “Potere e responsabilità: la figura del magistrato”, ultimo lavoro del giurista e docente universitario Luigi Balestra.
A fare gli onori di casa sono stati il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e quello dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri.
Per de Pascale sarebbe bello, nel pieno rispetto della Costituzione, fare un confronto sul tema giustizia partendo proprio dallo spirito del volume di Balestra, mentre Fabbri, ricordando l’anniversario della strage di Capaci, ha voluto sottolineare l’importanza di lottare per la legalità. “E’ bello che -ha spiegato- questo libro venga presentato oggi, Giornata della legalità che ho iniziato giovedì sera sera con un Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze per proseguire oggi 23 maggio con il Siulp a Bologna e Libera, questa mattina in Assemblea. Oggi ricordiamo tutte le vittime della mafia, molte delle quali sono magistrati: fuori da polemiche politiche, la figura del magistrato è sempre più fondamentale per la nostra democrazia”.
Assieme all’autore Luigi Balestra, professore ordinario di Diritto Civile Università di Bologna, si sono confrontati a Bologna autorità e professionisti del calibro del senatore on. Pierferdinando Casini; Ciro Cascone, avvocato generale presso la Corte di Appello di Bologna; Stefano Glinianski, consigliere Corte dei conti sezione Autonomie, Direttore OIV alla Farnesina; Vittorio Manes, professore ordinario di Diritto Penale Università di Bologna; Franco Massi, presidente di Sezione e Segretario Generale Corte dei conti; Mariella Di Mauro, procuratrice aggiunta presso il Tribunale Napoli Nord. L’evento è stato coordinato dal giornalista Olivio Romanini del Corriere della Sera.
(Luca Molinari)



