La Garante per l’’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, scrive una lettera ai genitori dei tanti bambini e ragazzi che in questo periodo non possono frequentare le scuole (compresi i più piccoli che non possono andare al nido) e tutti i luoghi di aggregazione sociale.
I genitori sono preoccupati per le pesanti ricadute sulla salute fisica e psichica, sulle relazioni e sui processi di socializzazione che le limitazioni adottate stanno determinando fra bambini e adolescenti.
Il tema centrale, spiega Garavini nella lettera, si ricollega “all’attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Il tema, rimarca, è stato affrontato nella Conferenza nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (presieduta dall’Autorità garante nazionale e composta dai garanti regionali), che ha redatto un documento, rivolto al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in cui si sollecitano “misure straordinarie adeguate alle diverse fasce d’età, richieste dalla straordinarietà di una situazione che ha aumentato le disuguaglianze e il gap educativo”. L’auspicio, conclude la Garante, “è che, in tempi rapidi, possano essere attuati gli interventi necessari per superare l’attuale situazione di forte limitazione di tutte le attività e possibilità di relazione, tenendo nel giusto conto, oltre alla prevenzione della diffusione del contagio, le conseguenze a lungo termine, sia fisiche che psichiche, per bambini e adolescenti (già provati dalla prima fase della pandemia), come i dati e le testimonianze dimostrano”.
(Cristian Casali)
In allagato la lettera inviata al ministro Bianchi.