Sanità e welfare

Ucraina: la solidarietà è legge

Approvata in assemblea legislativa la norma per aiutare i profughi ucraini. I principali beneficiari saranno minori, donne, anziani persone disabili, fragili e vulnerabili. Istituito un fondo in cui confluiranno i proventi derivanti da pubbliche sottoscrizioni collegati all’iniziativa “emergenza Ucraina” (già raccolti oltre 2 milioni di euro)

Disco verde dell’assemblea legislativa regionale al progetto di legge a sostegno dell’accoglienza dei profughi ucraini. I principali beneficiari saranno minori, donne, persone disabili, persone anziane e persone fragili e vulnerabili. Previsti interventi a carattere umanitario, di cooperazione, di ricostruzione, di supporto educativo ai minori, di assistenza sociale e sanitaria. Istituito un fondo in cui confluiranno i proventi derivanti da pubbliche sottoscrizioni collegati all’iniziativa “emergenza Ucraina” (già raccolti oltre 2 milioni di euro).

Il voto favorevole è arrivato dopo il dibattito tra le forze politiche presenti in assemblea regionale – voto favorevole di Pd, lista Bonaccini, ER Coraggiosa, Europa verde, Fi, e Rete civica, astenuti Lega e Fdi.

“Sulla vicenda Ucraina Fratelli d’Italia è l’unico partito che può dire di essere sempre stato coerentemente al fianco dell’Ucraina. Il progetto di legge in discussione in assemblea legislativa ha una certa mancanza di coraggio in tutta una serie di passaggi per l’esigenza di tenere insieme un quadro politico oltremodo frastagliato e per certi versi contraddittorio”, spiega Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “contraddizioni, imbarazzi, contiguità e calcoli politici che non ci appartengono in alcun modo, tanto che siamo l’unico soggetto politico che può dire chiaramente: con l’Ucraina senza se e senza ma”.

Netta la posizione di Francesca Maletti (Pd) che ricorda come “i soldi messi a disposizione devono essere spesi presto e bene: abbiamo l’obbligo di velocizzare, di fare un lavoro il più veloce possibile per poi poter chiedere al Terzo Settore di poter presentare dei progetti per verificare quello che hanno intenzione di fare per poi trasferire loro le risorse previste da questa legge”. Maletti ha ricordato che “bisogna aiutare, anche sul piano economico, le famiglie che hanno deciso di aprire le porte dei loro cari ai profughi”, mentre Valentina Castaldini (Fi) chiede che si faccia in fretta. “Quello che temo è il tempo di applicazione di questa legge, troppo lungo: noi, invece -spiega la berlusconiana- dobbiamo essere al fianco delle famiglie che stanno anticipando spese per accogliere e poi si deve valorizzare ciò che può essere offerto dagli enti di accoglienza religiosi. E’ importante che i bambini ucraini frequentino da subito la scuola”.

Fortemente incentrato sulla lettura geopolitica del conflitto, l’intervento di Michele Barcaiuolo (Fdi): “La situazione che viviamo di una guerra in Europa e l’arrivo di tanti profughi non può essere la normalità, ricordiamoci che ci sono degli ucraini arrivati profughi e che vogliono tornare in Ucraina perché la guerra non riguarda i territori dove vivono. Ricordiamo che oggi la Polonia e l’Ungheria di Orban stanno insegnando come si accolgono i profughi di guerra: bisogna che tutti gli Stati dell’Unione europea si facciano carico dell’accoglienza, cosa che a ora non sta avvenendo”. Barcaiuolo è stato netto su un punto: “Bisogna -spiega- dire no a chi vuole trasformare un dramma come quello dei profughi in un business”.

A Barcaiuolo ha replicato Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) per la quale non si può dire che si prende Orban a modello di accoglienza. La pentastellata è entrata nel merito del tema accoglienza ricordando come “si deve intervenire tempestivamente per risolvere il grave problema del fatto che gli ucraini che arrivano, specie i più piccoli, non sanno l’italiano, bisogna intervenire e favorire l’accoglienza: bisogna favorire l’offerta in campo linguistico per i profughi aggiungendo ulteriori risorse perché i centri di formazione accreditati possano organizzare corsi di italiano”.

Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa), sul progetto di legge, parla di “strumento efficace per intervenire su un’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, grazie all’aiuto di tanti cittadini”. Il politico racconta poi la sua esperienza, di tipo umanitario, in Ucraina: “Ho partecipato, nei giorni scorsi, a una missione di pace (con numerose organizzazioni e associazioni coinvolte), sul territorio di Leopoli, a ovest dell’Ucraina, abbiamo portato beni di prima necessità, siamo poi rientrati con circa 200 ucraini di cui circa 50 minori con disabilità”. Il consigliere spiega quindi che “è necessario lanciare questo tipo di segnali, come sta accadendo anche nella nostra regione, con tanti cittadini impegnati a sostenere la popolazione ucraina”.

“In questi anni abbiamo vissuto altre emergenze dovute a profughi penso che dovremo ispirarci al modello di accoglienza del 2011 dopo la guerra in Libia che ha visto la collaborazione di Enti Locali e Terzo Settore”, è la posizione di Simone Pelloni (Lega) per il quale occorre “una rendicontazione pubblica di ogni euro donato”.

Per Francesca Marchetti (Pd) “con questa legge è stato fatto un lavoro importante di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, che ha portato a un intervento legislativo necessario, è stata scritta una riga di bene, stiamo parlando di oltre 2 milioni di risorse, frutto della generosità degli emiliano-romagnoli”. La consigliera affronta poi il tema minori: “La loro protezione è fondamentale (a partire dai minori non accompagnati), serve un continuo censimento, un monitoraggio costante per garantire tutele adeguate (senza dimenticare il tema dell’integrazione), poi per questi minori la scuola deve diventare la normalità (con la necessaria mediazione linguistica e culturale)”.

Interviene poi Silvia Zamboni (Europa verde): “Due milioni che sono la prova della generosità di chi vive in questa regione, così come ha funzionato il sistema di raccolta di queste risorse”. La consigliera affronta poi il tema del pacifismo: “Parliamo di un popolo aggredito, resta però il problema se fornire armi o meno agli ucraini”. “Quanto durerà questo periodo dell’accoglienza e come dovrà mutare nel tempo?”, si domanda poi Zamboni, che rileva “l’importanza di guardare alla ricostruzione delle città ucraine”. “Serve poi un aiuto diretto alla riconciliazione tra il popolo ucraino e quello russo”, conclude.

Interviene poi Stefano Caliandro (Pd): “Dovremmo aprire subito ai pacifisti russi, a chi si oppone a questa guerra, servirebbe più Europa, un’Europa che in questa fase non sembra essere all’altezza, occorre cambiare le regole del gioco, serve maggiore coesione (a partire dalla politica estera)”. Il consigliere ha poi chiesto “meccanismi premiali per quelle regioni più capaci di accogliere”.

“La nostra Regione ha dato esempio di grande umanità nell’accoglienza dei profughi ucraini e stiamo facendo un buon lavoro”, spiega Valentina Stragliati (Lega) ricordando che però bisogna fare distinzioni tra chi scappa da zone di guerra per motivi umanitari e i migranti economici: “L’immigrazione deve essere controllata, in Italia la situazione economica non è florida e quindi non possiamo accogliere chiunque, ci sono tante persone che vengono in Italia e hanno la pretesa di essere assistite e mantenute”.

Dal canto suo Marco Mastacchi (Rete Civica) ha invitato a utilizzare fondi raccolti per l’accoglienza e per la ricostruzione in Ucraina lanciare una seconda raccolta fondi: “Ai donatori -spiega- dobbiamo dare messaggi chiari e certi”.

“La nostra comunità ha fatto della solidarietà il suo tratto distintivo”, rimarca poi Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa). “Dobbiamo assistere – aggiunge – a scene che credevamo appartenessero al secolo precedente, questa situazione ci chiama in causa direttamente, dobbiamo però affermare con forza la nostra solidarietà a tutti coloro che scappano da situazioni di conflitto (o da situazioni di povertà), le guerre non sono solo in Europa: si può aprire una nuova pagina sulle politiche di accoglienza in Italia e in Europa”.

“Un grazie ai nostri concittadini. La nostra regione accoglie, ma sa distinguere tra le guerre e altre situazioni che sono diverse. Speriamo che il conflitto termini il prima possibile e sappiamo che molti dei profughi vuole tornare in Ucraina non appena sarà finita la guerra”, spiega Marco Lisei (Fdi), che invita a velocizzare le attività di accoglienza e gli interventi in Ucraina e in Ungheria e Polonia (“Due Stati che stanno dando tantissimo per l’accoglienza e che quindi vanno ringraziati”). Lisei ha anche invitato a tenere alta la guardia su un uso trasparente delle risorse raccolte e contrastare quei fenomeni criminosi che potrebbero approfittarsi della situazione.

Apprezzamento per il dibattito e il lavoro dell’assemblea è stato espresso dalla vicepresidente della giunta Elly Schlein, che ha riferito in merito ai progetti della Regione in termini di accoglienza dei profughi e di attività solidaristiche in Ucraina.

L’assemblea ha approvato anche quattro odg rispettivamente a firma della consigliera Castaldini, della consigliera Bondavalli, delle consigliere Piccinini-Bondavalli e dei consiglieri Rancan-Catellani.

Foto aula

(Luca Molinari e Cristian Casali)

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