Comunicare l’ambiente e i cambiamenti climatici, spiegare la scienza con parole semplici per poter comprendere i temi ambientali e mettere in pratica, nel nostro piccolo, una rivoluzione sostenibile. A partire dall’entusiasmo che ha riempito di ragazzi le piazze e le strade dei “Friday for the future”, ma non solo. C’è stato tutto questo al centro “La terra in testa. Idee ricerche e testimonianze su un attivismo giovanile inedito”, l’evento promosso dalla Biblioteca dell’Assemblea legislativa e della Biblioteca Silvana Contento del dipartimento di Psicologia, in collaborazione con la Regione, Europe Direct Emilia-Romagna e Fondo Sociale Europeo nella cornice del festival “Specialmente in Biblioteca” (il festival delle biblioteche specializzate di Bologna). L’incontro, nella sede di viale Aldo Moro, ha visto docenti universitari e “attivisti” alternarsi come relatori per raccontare la propria esperienze e i risultati delle proprie ricerche scientifiche in diretta ai microfoni dei giovanissimi speaker di Radioimmaginaria: la radio degli adolescenti, nata a Bologna ma inserita in un network europeo, che quest’estate ha organizzato “OltrApe”, un viaggio in Apecar da Castel Guelfo a Stoccolma per incontrare Greta Thunberg e capire dove è nata la sua idea di cambiare il mondo.
Proprio del cosiddetto “Effetto Greta” si è occupata ad esempio la ricerca di Iana Tzankova, che con un sondaggio sottoposto a quasi 200 studenti universitari ha cercato di sondare il mondo dell’attivismo giovanile ambientale, per capire quanto i giovani mettano in pratica comportamenti consapevoli e quali siano le loro preoccupazioni sui cambiamenti climatici. Un tema di cui si occupa quotidianamente anche Elvira Cicognani, professoressa ordinaria di Psicologia all’Università di Bologna: “I cambiamenti climatici e l’inquinamento dipendono innanzitutto dal comportamento umano ed è qui che la psicologia può intervenire: cercando di capire perché le persone mettono in pratica comportamenti nocivi all’ambiente e lavorando per convincerli a mettere in pratica azioni più sostenibili, dalla raccolta differenziata alle petizioni pubbliche per chiedere alla politica azioni più incisive”.
In diretta radiofonica dalla Biblioteca dell’Assemblea legislativa è intervenuto poi Dario Braga, professore promotore di “Parliamone ora”: gruppo di professori ed esperti che si mettono a disposizione di cittadini per approfondire gli argomenti scientifici più diversi “contro disinformazione e fake news”. Ma anche Luca Lambertini, docente di Economia industriale, che ha parlato del Patto di Parigi e delle risorse stanziate per mitigare gli effetti dell’azione dell’uomo sull’ambiente: “Parliamo di cifre irrisorie, che si aggirano intorno ai numeri dell’evasione fiscale in un solo anno nel nostro paese. Dobbiamo intervenire adesso perché poi potrà essere troppo tardi e noi siamo chiamati a prendere delle decisioni piccole o grandi prima del 2050″. E sempre di responsabilità ha parlato anche Alessandra Bonoli,docente di ingegneria ambientale che si occupa di sostenibilità e ambiente: “Abbiamo una responsabilità anche nei confronti degli altri paesi. Il nostro pianeta sta vivendo una fase di criticità e noi abitanti dell’Occidente lo stiamo vivendo da passeggeri di prima classe, perché la parte più piccola della popolazione mondiale sta utilizzando la maggior parte delle risorse energetiche.” Poi le testimonianze di Federica Milioni, che ha lavorato con Europe Direct Emilia-Romagna a progetti di sensibilizzazione nelle scuole (e non solo), e dei giovani volontari del Corpo europeo di solidarietà, che con il programma Life ESC 360 promuove azioni di monitoraggio nelle riserve naturali italiane.
A chiudere la serata le note del Coro giovanile Offcina Musicae “Vittore Veneziani” che per l’occasione ha scelto un repertorio dedicato al rapporto tra l’uomo e la natura.