Parità, diritti e partecipazione

La Regione scende in campo per contrastare le violenze contro le donne

Importante passaggio attuativo del Piano regionale approvato nell’ottobre 2021. L’assessora Lori: “Frutto di un lavoro condiviso, ci permette di realizzare molteplici azioni per la promozione di una cultura di genere”

Un piano importante quello regionale contro la violenza di genere, approvato nell’ottobre 2021 e che, nel perseguimento degli obiettivi principali fissati, si declina in schede di intervento per definire in maniera più compiuta, su base triennale, le attività da mettere in atto, sia a livello regionale sia locale, definendo anche tempi e modi di realizzazione e individuando gli indicatori più utili al monitoraggio e alla valutazione di quanto realizzato e che risponde ai tre pilastri fondamentali del Piano regionale: governance, prevenzione e protezione.

Per illustrare questo fondamentale passaggio formalizzato con uno specifico atto della giunta, l’Assessore alla Montagna, aree interne, programmazione territoriale e pari opportunità Barbara Lori ha illustrato in commissione Parità presieduta da Federico Amico le sedici schede attuative del Piano che spaziano dallo sviluppo del sistema regionale e territoriale di contrasto alla violenza di genere alle azioni di prevenzione rivolte ai giovani; dalla rilevazione dei fenomeni di violenza nei servizi consultoriali all’implementazione dei percorsi di presa in carico in emergenza-urgenza delle donne vittime di violenza, al miglioramento della loro accoglienza in casi particolari (tratta, sfruttamento lavorativo, ecc.), fino al monitoraggio e consolidamento del sistema regionale delle case rifugio e alle azioni di sostegno rivolte ai figli delle vittime di violenza di genere e femminicidio.

“Le schede attuative del Piano regionale contro la violenza di genere -ha specificato Lori- è il frutto di un lavoro condiviso e permettono di realizzare molteplici azioni per la promozione di una cultura di genere: dalla formazione di insegnanti, mediatori e mediatrici culturali alla collaborazione con le forze dell’ordine. E, ancora, dalla presa in carico delle donne vittime di violenza all’empowerment delle donne, che passa da autonomia abitativa e piena realizzazione nel sistema economico. Tante azioni concrete per un cambiamento culturale urgente e necessario, priorità della nostra azione politica regionale”.

Valentina Stragliati (Lega) ha espresso apprezzamento per il “corposo lavoro svolto, che declina in maniera puntuale tutti i punti strategici contenuti nel Piano regionale”. La leghista ha poi sottolineato l’importanza delle azioni rivolte alle giovani generazioni “perché posso testimoniare quanto il coinvolgimento diretto dei giovani porti a grandi risultati”. Stragliati, infine, ha invitato a parlare non solo di cultura di genere ma di rispetto e ha sollecitato la giunta a fornire un più concreto aiuto ai piccoli comuni nella gestione delle “case rifugio”.

Anche Marilena Pillati (Pd) si è complimentata per il lavoro svolto e, in particolare, per l’importante ventaglio di azioni di formazione previste e, soprattutto, per il fatto che “alcune schede non solo anticipino un’azione concreta da svolgersi nel futuro, ma descrivano già ora azioni in corso di applicazione”.

(Luca Boccaletti)

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