Ambiente e territorio

L’Aula approva il piano strategico per la Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna

Il Piano di sviluppo strategico verrà ora trasmesso al governo. L’esecutivo dovrà rispondere sulla possibilità di legare le Province occidentali emiliane alle ZLS del Mar Ligure

Porto di Ravenna

Oltre 5mila ettari disposti su tutto il territorio in stretta connessione con il porto di Ravenna, che si conferma porta d’ingresso privilegiata per la nostra Regione, 9 nodi intermodali, 25 zone logistiche e 12 distretti produttivi che rappresentano il 10% delle imprese del territorio, il 25% degli occupati ma soprattutto interessano il 93% dell’import e il 96% dell’export regionale. Questi, in estrema sintesi, i numeri del Piano strategico per la Zona Logistica Semplificata (Zls) dell’Emilia-Romagna, un piano che ora passa al governo per l’approvazione definitiva e che, operativamente, si sostanzierà in una serie di azioni di semplificazione amministrativa e incentivazioni di carattere fiscale, doganale e finanziario per promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e logistico territoriale e per attrarre nuove realtà produttive e nuovi investimenti.

Per il relatore di maggioranza Gianni Bessi (Pd) si tratta di un “iter partecipato e approfondito che ha portato l’Emilia-Romagna a essere la prima Regione ad avvalersi delle opportunità offerte dalla Legge nazionale che crea queste zone.” Per Bessi l’importanza del tema è testimoniata anche dal lavoro unitario svolto dall’Assemblea legislativa nelle competenti commissioni assembleari e che ha portato anche all’apertura di una interlocuzione con la Regione Liguria per le Zls interregionali.

Differente il focus attuato dal relatore di minoranza Fabio Rainieri (Lega) per il quale “questo è un primo importante passo ma altri importanti passaggi dovranno essere svolti in futuro”. Rainieri spera poi che l’approvazione del governo “non viri al ribasso, con un’inspiegabile competizione con i porti meridionali ricompresi in quelle Zone Economiche Svantaggiate definite come ZES”. Per il leghista, comunque, vi sono e permangono alcuni punti di incertezza: “a Roma -prosegue Rainieri- consegniamo un Piano che definisce solo le aree e non quantifica le risorse regionali che saranno messe su questo progetto. Medesima incertezza c’è anche sulle zone doganali intercluse, che rappresentano una delle proposte più appetibili per le Zone Logistiche Semplificate”. Cruciale, infine, per il leghista, sarà l’impegno che si dovrà attuare per il riconoscimento delle Zone Logistiche Semplificate interregionali, vista la naturale propensione delle zone occidentali della Regione nei confronti dei porti liguri.

Medesima grande attenzione per le province nordoccidentali della Regione è stata poi auspicata anche da Matteo Daffadà (Pd). “La Zls è una grandissima opportunità ma la proiezione delle province emiliane verso il Mar Ligure è testimoniata dall’8% dei traffici emiliani che interessano il porto di Genova, mentre sono il 26% quelli che interessano lo scalo di La Spezia”.

Marco Fabbri (Pd) ha auspicato che la Zls venga approvata quanto prima, poiché “le facilitazioni offerte da questo provvedimento possono contribuire fortemente al rilancio di numerose aree della nostra Regione” e ha auspicato, nell’immediato futuro, un’attenzione ancora maggiore per i collegamenti tra la zona ferrarese ed il porto di Ravenna, che potrebbero “assumere connotati di grande sostenibilità se si ricomprendessero anche le idrovie, oltre alle infrastrutture viarie e ferroviarie”.

Igor Taruffi (ER Coraggiosa) ha sottolineato “il positivo percorso attuato con l’esame di questo piano e la prova sta nel fatto che la nostra Regione è la prima a presentare un Piano di questa portata, nonostante l’approfondito lavoro di confronto svolto anche con i vari territori regionali”. L’iter odierno, per il capogruppo, deve poi “preparare ad affrontare il tema della programmazione e razionalizzazione delle piattaforme logistiche della nostra Regione, che andrà a toccare non solo i temi dell’Assessorato ai trasporti e infrastrutture, ma interesserà anche l’ambito della programmazione urbanistica”.

Per Silvia Zamboni (Europa Verde) sono da sottolineare alcuni aspetti peculiari della Zls, “ma, contestualmente vanno fatte alcune considerazioni più generali sul tema della logistica. Bene quindi il rapporto prioritario con il porto di Ravenna, ma per Europa Verde questi collegamenti devono essere effettuati esclusivamente tramite ferrovia”. Per la capogruppo, poi, vanno rimarcate tutte le perplessità legate al settore della logistica che in primis toccano ‘l’ultimo chilometro’, con un aumento delle richieste per la creazione di piattaforme logistiche sul territorio e l’uso del trasporto su gomma “che si accompagnano a un lavoro insicuro e mal qualificato per gli addetti del settore”.

Silvia Piccinini (M5S) parla invece di un Piano “con molti aspetti positivi, qualche rischio e alcune evidenti negatività”. Per la pentastellata, infatti, in più passaggi del documento si fa riferimento all’Autostrada Cispadana e viene descritta come elemento attrattivo o infrastruttura primaria per le Zone Logistiche Semplificate. Ciò “è in netto contrasto con tutte le affermazioni fatte per politiche di migliore sostenibilità ambientale”. Ulteriori preoccupazioni, poi, consistono nel rischio di una proliferazione incontrollata di poli logistici che -conclude la capogruppo- “ritengo invece debba essere adeguatamente governata”.

In chiusura di dibattito, l’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini ha chiarito che “questo è l’ultimo passo di un percorso ancora in una fase iniziale, che tocca sì la movimentazione intermodale delle merci, ma è anche una grande operazione di marketing territoriale per promuovere il porto di Ravenna come porta d’ingresso privilegiata per la nostra Regione”. Per Corsini sono da rigettare le preoccupazioni sull’aumento del consumo di suolo. Riguardo al trasporto, l’assessore ha confermato che quello su ferro sarà naturalmente privilegiato nel sistema di relazioni tra Ravenna e il resto della Regione. Corsini ha poi confermato l’impegno “per un giusto chiarimento verso la creazione di una ZLS interregionale e per parificare le eventuali Zone emiliano-romagnola e ligure, in quanto la nostra priorità è dare vie privilegiate alle nostre imprese per esportare i propri prodotti”.

Con l’approvazione a maggioranza del Piano, parere positivo anche ai 3 ordini del giorno direttamente collegati e riguardanti le ZLS interregionali, la proroga del credito d’imposta per le aziende e la possibile creazione di un polo produttivo per microchip all’interno dello scalo ravennate.

(Luca Boccaletti)

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