L’avanzo di amministrazione del bilancio di previsione 2017-2019 dell’Assemblea legislativa preoccupa le opposizioni. I dubbi, sollevati in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali (presieduta da Massimiliano Pompignoli) sono stati espressi prima dal consigliere Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An, poi da Andrea Bertani del Movimento 5 stelle.
Dopo aver specificato di aver espresso il proprio “parere contrario all’ufficio di presidenza” (sul bilancio di previsione) per via dell’accelerazione “dei tempi rispetto al lavoro svolto l’anno scorso”, Foti ha puntualizzato che “nonostante in alcuni casi l’avanzo di amministrazione derivi da una buona azione di ridimensionamento della spesa, in altri è dovuto all’approssimazione con la quale si inseriscono risorse per alcuni progetti”. Non solo: per il consigliere di Fdi-An si dovrebbe “spiegare meglio cosa c’è all’interno dei macro aggregati del bilancio”. Sul solco tracciato da Foti si è inserito anche Bertani che ha chiesto “come sarà possibile diminuire questo avanzo”.
Domande a cui ha risposto il consigliere questore dell’Ufficio di presidenza, Giorgio Pruccoli (Pd). “L’avanzo è derivato
da fattori straordinari che non si ripeteranno nel corso dei prossimi anni. Un esempio sono le spese per le utenze Enel (circa 400mila euro, ndr) che sono state intestate alla Giunta. Tra gli altri capitoli che generano l’avanzo ci sono anche quelli relativi al personale, ai premi assicurativi (98mila euro, ndr) servizio a favore degli emiliani-romagnoli, trasporto e facchinaggio, manutenzione e riparazioni”. Pruccoli ha specificato comunque “che già nel 2017 l’avanzo sarà stabilizzato al ribasso e la previsione sarà molto vicina a quella che sarà la spesa”.
Bertani ha poi chiesto delucidazioni sul motivo per cui “il costo dei dipendenti dell’Assemblea
legislativa sia stato inserito all’interno del bilancio della Giunta”. “Una questione tecnica”, ha rimarcato Pruccoli “non certo politica” che fa abbandonare “l’idea di un codice fiscale autonomo”. Sempre Bertani ha fatto poi presente l’aumento della spesa “di circa 300mila euro per gli organi istituzionali” ponendo il dubbio che la ‘colpa’ sia dei “vitalizi”.
L’altro tema su cui sia Foti che Bertani hanno espresso qualche remora è il fondo per la Consulta degli Emiliani-Romagnoli nel mondo. Per il primo sarebbe meglio “che la Giunta non eroghi più finanziamenti”, per il secondo quei soldi “sarebbe meglio spenderli in altri modi”.
(Andrea Perini)