L’Assemblea legislativa sostenga “l’iniziativa a tutela dei lavoratori, intrapresa dalla Fiom, comprendente un referendum abrogativo degli aspetti deteriori contenuti nel Jobs Act, per impedire il demansionamento e il controllo a distanza dei lavoratori e restituire loro il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato”. A chiederlo, attraverso una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa stessa, sono Piergiovanni Alleva (AltraER), primo firmatario, e Igor Taruffi e Yuri Torri di Sel.
“La ripresa economica e il superamento della grave crisi- sottolineano i consiglieri- non si ottengono attraverso la compressione dei diritti e l’umiliazione della dignità dei lavoratori”. “La nostra regione- aggiungono- è sempre stata all’avanguardia nella promozione della condizione dei lavoratori e della correttezza e fruttuosità delle relazioni sindacali”. I firmatari rimarcano che “la Fiom di Modena ha promosso un’iniziativa di contrasto al Jobs Act, inviando una lettera ufficiale alle aziende metalmeccaniche e alle associazioni datoriali del territorio in cui si chiede di mantenere intatti i diritti dei lavoratori cancellati dal Jobs Act e dunque di applicare il reintegro nel caso in cui il licenziamento sia risultato illegittimo e di rispettare nella loro formulazione originaria l’articolo 13 e l’articolo 4 dello statuto dei lavoratori in tema di demansionamento e di controllo a distanza”.
“La Fiom di Modena- concludono- invita le aziende a ricercare in maniera condivisa soluzioni efficaci per accrescere la competitività senza prevaricare i diritti e le tutele dei lavoratori. Estenderà questa iniziativa a tutta la regione, preannunciando azioni sindacali e legali in caso di rifiuto da parte delle aziende”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)