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LAVORO. ASSEMBLEA ER BOCCIA PROGETTO DI LEGGE FOTI (FDI-AN) PER SOSTEGNO FINANZIARIO A GIOVANI PROFESSIONISTI. MAGGIORANZA APRE: “ECCESSIVA UNA LEGGE, MA DISPONIBILI AD AFFRONTARE IL TEMA”

No da Pd e Sel, sì da Ln, Fi e Fdi-An, astenuto M5s, che ritira due risoluzioni di fronte alla disponibilità espressa dalla maggioranza e dalla Giunta. L’assessore Costi: “Entro fine anno si insedierà la Consulta delle professioni”

L’Assemblea legislativa regionale ha respinto il progetto di legge per il sostegno finanziario ai giovani professionisti presentato da Tommaso Foti (Fdi-An), del quale era relatore Stefano Bargi (Ln). Hanno votato contro Pd e Sel, a favore Ln, Fi e Fdi-An, astenuto il M5s.

Il progetto di legge, ha affermato Bargi presentando il testo in Aula, “prevede l’istituzione di un fondo regionale per la concessione di agevolazioni finanziarie ai professionisti con meno di 35 anni”. La misura si rende necessaria “per fronteggiare la situazione lavorativa negativa dei giovani che guardano alla libera professione come a un naturale sbocco lavorativo”. La Regione, pertanto, “che è intervenuta più volte, in passato, prevedendo finanziamenti agevolati per i giovani, anche per favorire l’apertura di nuove attività imprenditoriali, è opportuno legiferi specificatamente in aiuto a neolaureati o neodiplomati che intendano intraprendere un’attività professionale”.

Luca Sabattini (Pd) ha ricordato come “il tema del lavoro giovanile sia già concretamente affrontato dalla Regione, che, rispetto all’attività d’impresa di tipo libero-professionale, deve rispettare il divieto di finanziamento posto dall’Unione europea”. Il consigliere, nell’annunciare “il voto contrario del Gruppo Pd alla proposta di Foti”, ha confermato “piena disponibilità ad affrontare il tema nell’ambito di una più ampia riflessione, che coinvolga anche la Giunta, sull’assimilazione dell’attività libero professionale all’attività d’impresa, sul cosiddetto autoimpiego, la nuova frontiera del lavoro atipico priva di inquadramento e tutele, e sul tema del micro credito”.

Raffaella Sensoli e Giulia Gibertoni (M5s), in considerazione “dei dati ancora negativi dell’occupazione giovanile”, hanno presentato due risoluzioni, una a firma congiunta, l’altra a firma della sola Gibertoni, nelle quali hanno chiesto alla Giunta “di sostenere le libere e autonome professioni mediante strumenti quali agevolazioni per l’accesso al credito, prodotti del micro credito, agevolazioni per le dotazioni strumentali necessarie” e “assumendo iniziative per includere i liberi professionisti fra i beneficiari dei Fondi europei attraverso appositi bandi mirati a loro dedicati”. Data la disponibilità di tutti i Gruppi assembleari e della Giunta a lavorare a misure condivise, le consigliere hanno deciso di ritirare le due risoluzioni.

Foti (Fdi-An) ha ricordato che “negli ultimi anni si sono registrate numerose cancellazioni di giovani dagli albi professionali, con conseguente dispersione di competenze e conoscenze specialistiche”. Per affrontare il problema, “la Regione Toscana ha istituito un apposito fondo, strumento che Pd e Sel in Emilia-Romagna fanno finta di ignorare solamente perché la proposta viene avanzata da un Gruppo di opposizione”. Ben venga, però, “indipendentemente dal parere contrario sul disegno di legge, l’apertura di un confronto, con il coinvolgimento della Giunta, su un tema di stretta attualità”.

Yuri Torri (Sel), valutando “eccessivo un provvedimento legislativo per regolare un ambito tanto particolare e circoscritto del mercato del lavoro”, ha invitato la Giunta “a razionalizzare i molteplici strumenti regionali esistenti”.

In conclusione del dibattito, l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, ha ricordato come “la Giunta, in applicazione della legge regionale, costituirà entro la fine dell’anno la Consulta delle professioni proprio per affrontare in modo coordinato molti dei problemi richiamati nel progetto di legge di Foti”. Infatti, “siamo pienamente consapevoli, e la ricostruzione post sisma ne è stato decisivo banco di prova, di quanto il mondo delle libere professioni sia una importante cerniera tra le istituzioni, da una parte, e i cittadini e le imprese, dall’altra”. Inoltre, “siamo al lavoro in sede di Conferenza Stato Regioni per promuovere politiche finalizzate a garantire anche alle libere professioni l’accesso al credito e alla micro finanza e ci impegneremo, in occasione della legge finanziaria 2016, a definire strumenti condivisi in linea con le proposte avanzate”.

(lg)

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