Difendere i posti di lavoro e il sito produttivo della Magneti Marelli, storica azienda bolognese.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Simona Lembi (Pd) che ricorda come “è di questi giorni la notizia che la holding proprietaria dell’azienda ha avviato in USA la procedura di fallimento con l’obiettivo di ristrutturare un debito di oltre 4 miliardi di dollari. La procedura statunitense, definita Chapter 11, consente all’azienda di ristrutturare i propri debiti senza dover cessare l’attività, proponendo un piano di ristrutturazione per poter proseguire l’attività e superare la fase di crisi, sospendendo temporaneamente le azioni legali dei creditori”. Lembi sottolinea come “il piano di ristrutturazione porterà 1,1 miliardi di dollari con cui l’azienda potrà continuare a produrre nei mesi durante i quali si svolgerà la procedura, al termine della quale i debiti saranno azzerati e i creditori diventeranno proprietari del gruppo al posto del fondo americano Kkr. Il futuro del Gruppo, però, non può essere risolto tramite operazioni finanziarie che tamponano temporaneamente buchi di bilancio che trovano origine in un’inefficace politica industriale”.
Da qui l’interrogazione per sapere dalla giunta “quali azioni intenda intraprendere per farsi parte attiva, come già avvenne in occasione della riconversione produttiva dello scorso anno, affinché la procedura in atto porti a un esito che salvaguardi la produzione e l’occupazione dello stabilimento bolognese e quali strumenti possa mettere a disposizione della proprietà per sostenere una più efficace politica industriale basata sull’innovazione tecnologica”.
(Luca Molinari)



