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LAVORO BOLOGNA. RICOLLOCAZIONE DIPENDENTI EX-BAT, RISOLUZIONE ALTRAER-M5S SOSPESA PER ARRIVARE A DOCUMENTO CONDIVISO DA TUTTI I GRUPPI

Per Silvia Piccinini (M5s) “la Regione può e deve garantire nuove soluzioni occupazionali, nel settore il lavoro non manca”, mentre secondo Giuseppe Paruolo (Pd) “abbiamo a cuore il futuro dei lavoratori Bat e siamo impegnati sulla vicenda, ma nell’atto ci sono indicazioni politiche troppo nette”. Taruffi (Sel): “Prova che il Job act non ha risolto i problemi del mercato del lavoro”; Marchetti (Ln): “Abbiamo posto il tema già un anno fa”; Foti (Fdi-An): “Votiamo per parti separate, conta il dispositivo”

L’Assemblea legislativa regionale è al lavoro per arrivare a un documento condiviso che impegni la Giunta a tutelare i lavoratori della ex-Bat (British America Tobacco) di Bologna, e per questo motivo nella seduta di oggi, dopo un ampio dibattito, ha deciso di votare una sospensiva su una risoluzione sull’argomento a firma Piergiovanni Alleva (AltraER) e Giulia Gibertoni (M5s).

Come spiega Silvia Piccinini (M5s) presentando l’atto in Aula, “nel settore il lavoro non manca, la Regione può e deve garantire il ricollocamento dei lavoratori ex-Bat, eventualmente ricercando nuove soluzioni occupazionali o attirando investimenti”.

Giuseppe Paruolo (Pd) è intervenuto per ribadire che il suo Gruppo “ha a cuore il futuro dei lavoratori Bat ed è già impegnato sulla vicenda” ma “non possiamo votare un documento con delle indicazioni politiche così nette come quello in discussione”.

Secondo Igor Taruffi (Sel), “questa vicenda è una delle tante prove che il Jobs Act non ha di certo risolto i problemi del mercato del lavoro”; per il consigliere la risoluzione AltraER-Sel “è difficilmente contestabile nel dispositivo finale, e quindi votabile”.

Daniele Marchetti (Ln) è intervenuto per preannunciare il voto favorevole del suo Gruppo, ricordando che “la Lega nord si era spesa sul tema già più di un anno fa”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha proposto allora di “votare la risoluzione per parti separate, se ciò che conta è approvare il dispositivo”.

Dopo due ulteriori interventi di Paruolo e Piccinini, la stessa consigliera M5s ha avanzato la richiesta di sospensiva, approvata poi dall’Aula.

(jf)

 

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