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LAVORO BOLOGNA. SAECO, TARUFFI (SEL): NO A DISIMPEGNO AZIENDA, COSTI: VENERDI’ INCONTRO AL MEF

“Chiederemo chiarimenti su piano rilancio”. Il consigliere: teniamo alta l’attenzione su crisi aziendali in Appennino

“Suscita non poche perplessità e timori per il rispetto degli accordi presi da Philips-Saeco ed il rilancio delle proprie attività produttive nell’Appennino bolognese l’annunciato accordo preliminare per la vendita di Saeco Vending&Professional a N&W Group che lascerebbe intendere un progressivo disimpegno dell’azienda nel comparto”.

E’ quanto ha riportato in Aula Igor Taruffi (Sel) presentando un’interrogazione a risposta immediata per chiedere quali azioni intenda intraprendere la giunta regionale per chiarire le reali intenzioni di Philips-Saeco in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale e per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori degli stabilimenti nell’Appennino bolognese.

“Sicuramente la notizia della cessione di Vending spa, pur sapendo che si tratta di un ramo d’azienda separato e distinto da Philips Saeco- ha risposto l’assessore alle attività produttive Palma Costi – merita chiarimenti e rassicurazioni rispetto agli impegni assunti e al piano definito”. Le risposte – ha detto l’assessore, preannunciando un incontro al Mef – le “pretenderemo direttamente dai rappresentanti della proprietà venerdì prossimo”.

Il 28 ottobre è convocato al ministero dello Sviluppo un tavolo di monitoraggio per un aggiornamento ed un confronto fra istituzioni, organizzazioni sindacali e la proprietà in merito all’accordo siglato fra le parti lo scorso 4 febbraio. “Dopo il grande sacrificio che ha portato ad una notevole riduzione della occupazione- ha ricordato l’assessore- l’azienda si è impegnata a sostenere un piano di rilancio, con investimenti che garantiscano al sito di Gaggio Montano una produzione di circa 100.000 pezzi all’anno nel segmento dell’alta gamma. Questo piano deve sostenere l’attuale livello occupazionale e permettere nel prossimo futuro una crescita in grado di riassorbire, anche se progressivamente, una parte dell’occupazione persa”. A tutto ciò, ha poi precisato Costi, si affianca l’impegno della Regione per il sostegno alla formazione per la riqualificazione e ricollocazione delle 243 persone che dal 16 novembre prossimo saranno in mobilità e prese in carico dall’agenzia del lavoro in un percorso che “sosteniamo finanziariamente e amministrativamente”.

“Vogliamo tenere alta l’attenzione su un territorio che sta vivendo una situazione difficile – ha replicato, Taruffi ricordando anche le altre realtà di crisi in Appennino bolognese, come Demm e Stampi Group. Ci sono molte situazioni aperte – ha detto– nei limiti delle proprie competenze è dovere delle istituzioni più vicine ai cittadini farsene carico con un surplus di iniziativa. Questo è quello che ci chiedono”.

(Isabella Scandaletti)

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