Lavoro Bologna. Taruffi (ER Coraggiosa): “Tutelare i lavoratori della Fiac di Pontecchio Marconi”

La Regione tuteli i lavoratori e le lavoratrici della Fiac Compressor e salvaguardi lo stabilimento di Pontecchio Marconi (nel comune di Sasso Marconi). Lo chiede Igor Taruffi di Emilia Romagna Coraggiosa, che con un’interrogazione chiede alla giunta di monitorare la situazione dell’azienda di compressori aria viste le importanti ricadute occupazionali, economiche e sociali” su tutta l’area dell’Appennino bolognese. “La direzione aziendale – rimarca Taruffi – deve rispettare gli accordi presi con i lavoratori e tutelare la continuità occupazionale dello stabilimento”. Per gli oltre cento lavoratori della Fiac, infatti, tutto comincia nel 2016 quando l’azienda viene acquisita dalla multinazionale svedese Atlas Copco e quando, a maggio di quest’anno, la direzione aziendale annuncia di voler trasferire tutte le attività produttive a Robassomero, in provincia di Torino. Un’ipotesi scongiurata solo a seguito delle mobilitazioni delle rappresentanze sindacali e dell’intervento della Regione e delle istituzioni locali. “A luglio era stato raggiunto un accordo, con il quale l’azienda si assumeva la responsabilità di garantire la stabilità dei rapporti di lavoro fino a fine 2021”, spiega Taruffi. “Ma già nell’incontro di ieri con le rappresentanze sindacali, Atlas avrebbe assunto nuovamente una posizione non collaborativa, determinando l’immediata sospensione di ogni prestazione di lavoro straordinario da parte dei lavoratori.” A preoccupare il consigliere di sinistra, poi, sarebbe “la totale indisponibilità dell’azienda” a prendere in considerazione, qualora ci fossero interessamenti, la possibilità di cedere Fiac. “Eppure non sappiamo quali siano le intenzioni del gruppo Atlas Copco per il rilancio dello stabilimento. La Regione deve mettere in campo azioni per tutelare lo stabilimento e i suoi lavoratori.” “