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Lavoro Bologna. Taruffi (ERCoraggiosa): intervenire nella crisi della Celfa

Il consigliere chiede chiarezza sulla possibile cessione della storica cooperative imolese a una multinazionale svedese e si schiera dalla parte dei lavoratori

La Regione convochi il tavolo istituzionale tra le parti sociali per risolvere la crisi della Cefla, storica cooperativa imolese operante in diversi settori (biomedicale, impiantistica industriale, macchine per la lavorazione del legno, fornitura per supermercati, illuminazione). A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Igor Taruffi (ER-Coraggiosa) che ricorda come il primo ottobre scorso, i lavoratori della cooperativa abbiano effettuato uno sciopero di due ore con presidio davanti alla sede imolese dopo che in mattinata la direzione aziendale ha disdetto l’incontro che si sarebbe dovuto svolgere nel pomeriggio con Fim, Fiom e Uil, incontro chiesto con urgenza e in modo unitario dalle organizzazioni sindacali: da alcuni giorni infatti sono iniziate a circolare delle voci sulla cessione della divisione Shopfitting, che progetta e produce arredamenti per la grande distribuzione e in cui lavorano 205 dipendenti della cooperativa”. Taruffi ricorda come “la cessione ad una multinazionale svedese quotata in borsa sarebbe già stata preannunciata ai soci della cooperativa durante le assemblee che si sono svolte all’inizio della settimana: tutto questo non rappresenta certo quello spirito cooperativo di mutualità e centralità della dignità del lavoro, etica e socialità, che una cooperativa come Cefla dovrebbe avere nel suo Dna”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga necessario convocare un tavolo istituzionale di salvaguardia occupazionale per i lavoratori di Cefla, assieme alle parti sociali e alle altre istituzioni del territorio, affinché l’azienda faccia chiarezza e apra con i sindacati e le Rsu aziendali una trattativa che possa ancora vedere esiti diversi dalla prospettata vendita”. “

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