Altri 30 giorni di speranza per i 126 dipendenti del gruppo La Perla (intimo di lusso) che la proprietà del fondo Tennor Holding vorrebbe licenziare. E’ il succo della risposta dell’assessore Palma Costi a Igor Taruffi di Sinistra Italiana. Il consigliere di maggioranza è tornato sulla vertenza oggi in un question time in Assemblea legislativa, chiedendo alla Regione “quali azioni metterà in campo” per salvare il sito produttivo e definendo “inaccettabile” la scelta dell’azienda- quotata in Borsa- di “disperdere il know how di una storica impresa bolognese”. Taruffi ha anche lamentato che il fondo proprietario de La Perla (430 dipendenti, di cui 95 amministrativi, sede centrale ad Amsterdam e uffici a Londra e Berlino) al momento della quotazione in Borsa a Parigi “non abbia messo in condizione i sindacati di esaminare il piano industriale”.
L’assessore Costi ha ripercorso tutti i passaggi della vertenza e dell’impegno della Regione, che ha promosso l’apertura di un tavolo al Mise, culminato però lo scorso 12 settembre in un verbale di mancato accordo azienda-sindacato in cui la proprietà non revoca il licenziamento collettivo e si dice però disponibile a verificare gli ammortizzatori sociali. Ora la procedura, ha spiegato Costi a Taruffi, prevede l’azione dell’Agenzia regionale per il lavoro, e per promuovere un accordo tra le parti ci sono altri 30 giorni. “Nel mentre- ha detto ancora Costi- abbiamo già inviato al Mise la richiesta di convocazione del tavolo nazionale precedentemente previsto entro il 13 settembre 2019 in quanto la soluzione di questa crisi passa anche attraverso l’impegno del ministero per salvare i posti di lavoro e salvare un marchio di prestigio del made in Italy”. Taruffi ha ringraziato l’assessore delle varie azioni intraprese.
(Marco Sacchetti)