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LAVORO. CARPI (MO), “CANCELLI CHIUSI PER DIPENDENTI COOPERATIVA CARPIGIANA SERVICE”, GIBERTONI (M5S): REGIONE CONVOCHI TAVOLO PER RISOLVERE VERTENZA

La consigliera chiede anche alla Giunta di intervenire nelle sedi di confronto Stato/Regioni per “porre rimedio, con una regolamentazione, alle pratiche surrettizie di intermediazione di manodopera”

“I 38 dipendenti della cooperativa Carpigiana Service di Carpi, nel modenese, al rientro delle vacanze natalizie, avrebbero trovato, secondo notizie stampa, i cancelli dello stabilimento chiusi”.
Lo segnala la consigliera Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove riferisce che l’azienda e i lavoratori, secondo notizie provenienti da fonti sindacali, avrebbero una trattativa in corso che coinvolgerebbe anche l’unica azienda committente, che si sarebbe impegnata a riportare alla cooperativa il lavoro passato ad un’altra cooperativa, “mentre la direzione della Carpigiana si sarebbe impegnata a cancellare dal proprio Statuto la voce che avrebbe impedito di usufruire di ammortizzatori sociali”.
“Sembrerebbe che la Carpigiana- spiega Gibertoni-sia stata costituita appositamente e esclusivamente per garantire a una grande azienda manodopera a basso costo”. Secondo le dichiarazioni di alcune sigle sindacali- aggiunge- “questi lavoratori sarebbero stati utilizzati per circa 15 anni alla stregua di operai dell’azienda in questione, seppure pagati un terzo in meno rispetto ai dipendenti” dell’azienda stessa.
“A seguito di una lotta sindacale- prosegue- i lavoratori avrebbero rivendicato e ottenuto il passaggio al contratto dei metalmeccanici”, con maggiori garanzie sul piano degli ammortizzatori sociali.
“La chiusura dei cancelli- sottolinea- sembra sia stata determinata dall’intento dell’azienda di liberarsi di una manodopera divenuta più costosa a causa delle legittime rivendicazioni dei lavoratori”.
Gibertoni invita quindi la Giunta a convocare in un unico tavolo la cooperativa Carpigiana Service, l’azienda unica committente e le organizzazioni sindacali per giungere a una soluzione condivisa, tutelando, in particolare, i  lavoratori che si sono ritrovati, senza alcun preavviso, privi di lavoro e retribuzioni.
La consigliera chiede inoltre all’esecutivo regionale di “intervenire nelle opportune sedi di confronto Stato/Regioni affinché venga emanata una regolamentazione che ponga un rimedio alle pratiche surrettizie di intermediazione di manodopera laddove non esiste possibilità effettiva di possedere i mezzi di produzione e si è in presenza di unico committente”.

 (Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 

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