La Regione si attivi al fine di risolvere immediatamente il caso aperto da Trenkwalder, con la garanzia a tutti i dipendenti di poter godere del proprio salario e dei propri contributi, in continuità di prestazione lavorativa presso le imprese dove sono collocati. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, sono Igor Taruffi (primo firmatario) e Yuri Torri di Sel.
Trenkwalder, si legge nell’atto ispettivo, “opera attraverso una rete di oltre quaranta sportelli sul territorio nazionale e tramite servizi online, nel 2004 ha ottenuto l’autorizzazione del ministero del Lavoro a esercitare attività di somministrazione di lavoro, permanent placement e formazione”. Attualmente, si evidenzia, “impiega, fra diretti e somministrati, un numero di lavoratori compresi fra 8.000 e 10.000, buona parte dei quali è impiegata in Emilia-Romagna”.
“Dal 19 ottobre 2016- sottolineano i due consiglieri- le sedi periferiche e centrali risultano chiuse senza alcun preavviso. L’amministratore Peter Zehenleitner parla di problemi di liquidità che impedirebbero temporaneamente di pagare i dipendenti”. Il dato di fatto, proseguono, “come riferito da Cgil Cisl Uil, è che dal 15 ottobre non sono più versati emolumenti, e questo sta determinando problemi tanto ai lavoratori quanto alle imprese terze presso cui questi svolgono le loro mansioni”.
La crisi di Trenkwalder, concludono Taruffi e Torri, “apre uno squarcio inquietante sullo stato di un settore, quello della somministrazione di lavoro, che impiega un numero sempre crescente di lavoratori e che ha goduto sensibilmente di sgravi contributivi nel 2015-2016”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Cristian Casali)