Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Consegna cibo a domicilio (food delivery), Si-AltraER-Mdp: tutelare diritti lavoratori

In una risoluzione Torri, Taruffi (Si), Alleva (AltraER) e Prodi (Misto-Mdp) chiedono alla Giunta di attivarsi affinché i principi della Carta dei diritti del lavoro digitale siano estesi a tutto il territorio regionale

La tutela dei diritti dei lavoratori che consegnano il cibo a domicilio (food delivery) per conto dei ristoranti che si avvalgono di piattaforme quali Deliveroo, Justeat, Sganm e Foodora è al centro di una risoluzione presentata in Regione da Yuri Torri, primo firmatario, Igor Taruffi (Si), Piergiovanni Alleva (AltraER) e Silvia Prodi (Misto-Mdp).

I contratti applicati ai fattorini (riders) – scrivono i consiglieri – sono di tue tipologie, prestazione occasionale e collaborazione coordinata e continuativa, a loro parere entrambe poco o per nulla tutelanti. Nei giorni scorsi – riportano i proponenti l’atto d’indirizzo – il Comune di Bologna, i sindacati e Riders Union Bologna hanno firmato la Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale, per superare le criticità in tema di dignità e sicurezza del lavoro. La Carta sarà proposta dall’Amministrazione comunale alle aziende che operano nel territorio. Fra le richieste inserite nel documentano – si legge nella risoluzione – compaiono: la copertura assicurativa, una paga dignitosa e il rifiuto del cottimo, il diritto alla privacy dei lavoratori, la manutenzione dei mezzi a carico delle piattaforme, forme di indennità in caso di maltempo e diritti sindacali.

Da qui la richiesta alla Giunta regionale di “attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale per garantire parità di trattamento e giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in queste nuove attività economiche”.

(Luca Govoni)

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